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Marchionne a Confindustria: "Torno solo con Bombassei"

L'ad del Lingotto prende posizione nella corsa alla successione della Marcegaglia: "Con lui le basi del rientro di Fiat"

Andrea Tempestini
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E' apertissima la corsa alla successione di Emma Marcegaglia alla guida di Confindustria. E l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, che ha recentemente portato fuori l'azienda dal gruppo degli industriali, guarda con interesse la contesa e prende una posizione nettissima: "Il modo di operare che Confindustria ha attuato fino ad oggi non basta più. Il programma presentato da Bombassei è certamente innovativo e votato al radicale cambiamento dell'Associazione. Noi ci riconosciamo in questo processo di rinnovamento che, se dovesse essere completato, porrebbe le basi per un rientro della Fiat in Confindustria". Il pensiero del manager italocandaese è stato affidato a una nota. La nota - Bombassei, insieme a Giorgio Squinzi, è uno dei due candidati a prendere il posto di Emma. "Pur essendo la Fiat uscita da Confindustria - aggiunge Marchionne - riconosco l'importanza che l'Associazione potrà avere nel rilancio dell'economia italiana. La scelta del futuro presidente è quindi molto importante. Giorgio Squinzi e Alberto Bombassei sono due persone per bene e due grandi industriali. Su Squinzi non mi posso pronunciare perché non lo conosco personalmente". L'ad di Fiat parla dunque dell'azienda di Bombassei, che "conosco molto bene: è un imprenditore di assoluto valore che guida un'azienda che da anni fornisce prodotti d'eccellenza alla Fiat, alla Ferrari e da qualche tempo alla Chrysler. La Brembo è all'avanguardia tecnologica e con una forte vocazione internazionale - prosegue - Bombassei è un uomo aperto al dialogo, all'innovazione e al cambiamento. Queste sue doti sarebbero molto utili a Confindustria che dovrà essere profondamente rinnovata per partecipare da protagonista alla modernizzazione del nostro Paese, in linea con le riforme che il governo Monti sta portando avanti".

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