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Il divieto del Don di Venezia: "Niente ceneri in mare"

La vedova chiede di esaudire le ultime volontà del marito. La secca risposta: "Non si può fare, è contro la fede"

Andrea Tempestini
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L'ultimo desiderio affidato alle mani del marito: «Spargi le mie ceneri in laguna». A Burano, per l'esattezza. Il posto dove Maria Dinon, sangue veneziano, aveva trascorso la sua vita e conosciuto l'amore. Lo stesso che tanti anni dopo, per colpa di una malattia che l'ha portata via a 68 anni, ha cercato di esaudire il suo volere.  Luciano Bonigolo ha contattato la parrocchia di san Pio X in via Beccaria a Marghera, proprio dietro la loro casa. Dopo aver svolto le pratiche per la cremazione, fissato il giorno del funerale e stampato le epigrafi, Luciano ha spiegato a don Albino l'intenzione di disperdere le ceneri della consorte in acqua. Non l'avesse mai fatto. Il sacerdote della parrocchia gli ha rispsoto che «il gesto dimostra una volontà contraria alla fede cristiana» e ha bloccato la cerimonia. Funerale saltato, tutto da rifare. «Dopo esserci accordati per il funerale sabato pomeriggio», spiega Luciano a il Gazzettino, «il prete ci chiama per dirci che lui non farà più il funerale perché disperdere le ceneri è contro il volere della Chiesa e che andassi a togliere l'epigrafe». Cosa che ha fatto dopo aver cambiato chiesa e data, col rischio di perdere il saluto di molti amici. «In questi mesi di dura malattia più volte io e mia moglie abbiamo pensato alla morte. Volevamo esser cremati e che le nostre ceneri venissero disperse in un posto amato. Per me, quel posto è il fiume Osellino, ma per mia moglie era laguna di fronte a Burano, l'isola dove è nata e dove ci siamo conosciuti». Un gesto d'amore autorizzato dal Comune di Venezia (è possibile disperderle in laguna a 700 metri dalla costa), ma vietato da don Albino.   Forse, l'unica colpa dei coniugi Bonigolo è di non essere famosi. Quando è stata ritrovata la salma di Mike Bongiorno, i famigliari hanno deciso di cremare il corpo e liberare le ceneri sul Cervino come chiesto dal presentatore. Nessuno si è opposto a quella decisione. Tutti hanno lodato il gesto di Michele e Nicolò, i figli di Mike. Per non parlare delle parole spese dalla moglie Daniela per descrivere l'amore del re del quiz per quella montagna. Il divieto imposto da una legge regionale valdostana (che autorizza previa delibera comunale la dispersione purché a una distanza di oltre 200 metri dai centri abitati) sembrò una follia. «Bisogna rispettare l'ultimo desiderio di Mike», scrivevano i fan su Internet. La stessa cosa che chiede Luciano Bonigolo per sua moglie. di Salvatore Garzillo

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