Sisma, geologo del Cnr accusa:
"Uccidono le case fatte male"
"Siimpegnino i denari pubblici per il risanamento dei centri storici e del patrimonioabitativo italiano per calare il rischio sismico, piuttosto che continuare acostruire senza criterio". È questa la risposta a caldo che Mario Tozzi, geologodel Cnr e divulgatore scientifico, ha dato questa mattina alla radio nel corsodi un intervista fatta al "Ruggito del Coniglio". Parole che haconfermato più tardi anche ad Apcom in un'intervista telefonica. "Sappiamo- ha continuato il geologo - che il terremoto non uccide, è la casa fatta maleche uccide, dobbiamo intervenire lì. Sarebbe veramente delittuoso non coglierequesta occasione dolorosa per ripensare allo sviluppo abitativo del paese erisanare quello che già esiste perché non crolli. Considerando ilpatrimonio abitativo nella regione - ha detto ancora Tozzi - dobbiamo aspettarci,purtroppo, che le cose siano peggiori di quanto si possa valutare in questomomento. L'Italia è un paese ad alto rischio sismico, dove ci sono migliaia dipiccoli paesi con centri storici vecchi anche di qualche centinaio di anni,tirati su in tempi in cui i criteri antisismici erano estranei ai metodi dicostruzione. Il sisma ha colpito una zona vastaintorno al capoluogo abruzzese dove risiedono piccoli centri, tutti concostruzioni in muratura che sono rimaste così com'erano per secoli".