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Gioielli coi soldi del Comune funzionaria prende 5 anni

La donna era a capo delle finanze di Cassina de' Pecchi, nel milanese. Per i sette anni a spese delle casse pubbliche dovrà risarcire 166mila euro

Matteo Legnani
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Per 7 anni ha utilizzato i soldi del Comune per cui lavorava per comprarsi vestiti di lusso, gioielli, scarpe e pagare anche le spese del condominio dove vive e le tasse universitarie per il figlio. Oggi, per una ex funzionaria del Comune di Cassina dè   Pecchi, nel Milanese, è arrivata la condanna: cinque anni di carcere,  senza la concessione di alcuna attenuante e con l'obbligo di risarcire  le casse comunali. E' quanto ha stabilito il gup di Milano Enrico   Manzi. La sentenza su quello che èp stato definito come un “caso di   scuola di peculato” ai danni dei contribuenti, è stata emessa nel   processo con il rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. Il giudice ha anche superato la richiesta di condanna formulata dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, che avevano chiesto 4 anni per l'imputata. Enrica Ambrosino, 61 anni, ragioniera, per vent'anni a capo dell'area finanziaria   dell'amministrazione comunale, era stata arrestata lo scorso 20 luglio, e si trova ai domiciliari. Il giudice l'ha anche condannata a risarcire il Comune con 182 mila euro: 166 mila euro è l'ammontare esatto del peculato contestato, più 16 mila euro di altri  danni patrimoniali provocati alle casse comunali. Inoltre, l'ex funzionaria (licenziata lo scorso dicembre dopo la conclusione del procedimento disciplinare) dovrà versare oltre 50 mila euro di danni morali al Comune.

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