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Truffa al sistema sanitario Arrestato primario Cardarelli

Napoli: il luminare, insieme a medici e infermieri, convinceva i pazienti ad operarsi d'ugenza nella sua clinica privata

Nicoletta Orlandi Posti
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E' un noto primario napoletano, Paolo Iannelli, al centro di una indagine che ha portato oggi a 13 provvedimenti cautelari e 42 perquisizioni  nei confronti di medici e personale paramedico che lavora presso strutture ospedaliere napoletane. I carabinieri del Nas e la Guardia di Finanza hanno scoperto una truffa e una concussione al servizio sanitario che faceva sì che i pazienti ricoverati nel più grande ospedale del Mezzogiorno il 'Cardarelli', fossero convinti da medici e infermieri, complici del primario, a operarsi d'urgenza in una casa di cura privata 'Villa del Sole'. In carcere Iannelli, ai domiciliari suo fratello, anch'egli medico, e l'amministratore della clinica, mentre per altri tre medici è scattata la misura restrittiva. I finanzieri hanno condotto accurate verifiche sulla parte fiscale, mentre ai Nas il compito di vagliare la documentazione sequestrata nel corso di perquisizioni e acquisire testimonianze di pazienti e dipendenti delle due strutture. Le truffe, secondo gli inquirenti, erano agevolate dal fatto che la Asl Na 2 riconosceva in modo singolare il  rimborso del ricovero ad alcune cliniche convenzionate, fra cui Villa   del Sole, nel caso in cui nelle stesse fosse stato svolto un intervento in regime di Intramoenia. Su questo presupposto è emerso dalle indagini che uno stesso intervento e una stessa degenza nella clinica Villa del Sole veniva pagata due volte, una prima dal paziente, che pensava di essere   ricoverato in regime di Intramoenia e pagava alla clinica la parcella (spesso in nero senza rilascio di regolare ricevuta), una seconda dalla Asl, che sulla base di cartelle cliniche e documenti falsificati  effettuava i rimborsi.

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