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Tangenti, pm: 1 mln alla Lega Davide Boni come Craxi?

Il presidente del consiglio regionale della Lombardia accusato di corruzione. I pm: parte soldi al partito, "sistema Lega"

Nicoletta Orlandi Posti
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Il presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Davide Boni, della Lega Nord, è indagato dalla procura di Milano con l'accusa di corruzione per presunte tangenti. L'indagine, condotta dal Pm Alfredo Robledo e dal sostituto Paolo Filippini, riguarda alcuni centri commerciali, in relazione a un filone di indagine nato dall'inchiesta su tangenti al Comune di Cassano D'Adda. Gli inquirenti sospettano che una parte delle tangenti (diverse centinaia di migliaia di euro, tra promesse e date, secondo gli inquirenti) incassate dagli esponenti della Lega coinvolti nell'inchiesta possa essere finita nelle casse della Lega e prefigurano una sorta di sistema finalizzato non all'arricchimento personale di chi intascava le mazzette, ma a foraggiare il partito. I fatti al centro dell'inchiesta si sarebbero svolti tra il 2008 e il 2010, ma gli inquirenti hanno il dubbio che i protagonisti al centro dell'indagine continuassero a vedersi anche ora. In tutto gli indagati sono sei: Davide Boni, il portavoce Dario Ghezzi, l'architetto Michele Ugliola, il cognato di quest'ultimo Gilberto Leuci, l'ex assessore al Comune di Cassano d'Adda e attuale consigliere provinciale della Lega Marco Paoletti e l'ex sindaco di Cassano d'Adda Edoardo Sala.Gli uffici di Boni al Pirellone sono stati perquisiti nella mattinata. Gli inquirenti ritengono che il presidente del Consiglio regionale, che all'epoca dei fatti era assessore della giunta Formigoni, utilizzasse proprio la sede della Regione per accordarsi sui pagamenti e per gli scambi di denaro. Il Pirellone finisce così nella bufera per la quarta volta in pochi mesi: la scorsa estate il vicepresidente del Consiglio regionale Filippo Penati del Pd (già presidente della Provincia di Milano e braccio destro del segretario Pierluigi Bersani) era stato indagato per concussione e corruzione. In autunno era stato arrestato per tangenti l'altro vicepresidente (e prima assessore regionale) Franco Nicoli Cristiani del Pdl. E a inizio 2012 era finito in carcere per bancarotta fraudolenta l'ex assessore e consigliere Pdl in carica Massimo Ponzoni. Nella precedente legislatura (2005-2010), a finire dentro per tangenti era stato Pier Gianni Prosperini, anche lui assessore regionale del Pdl.

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