Fornero accelera sul Lavoro: "Riforma, si chiude entro 23 marzo"
Oggi incontro tra parti sociali e Fornero: 2 mld euro individuati anche da risparmi derivanti da riforma della previdenza
Si avvicina a una svolta la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro. Oggi, lunedì 12 marzo, dal nuovo incontro tra governo, parti sociali e il ministro del lavoro Elsa Fornero sono già uscite alcune certezze. "E' una settimana decisiva per la definizione dell'accordo", ha spiegato Fornero sottolineando che la volontà del premier Mario Monti è quella di chiudere la trattativa tra il 21 e il 23 marzo. Un'accelerazione forte, così come quella sugli ammortizzatori sociali con il varo di un bonus di disoccupazione di 1.100 euro al mese per una determinata fascia di lavoratori. I punti dell'agenda - Il primo punto in discussione è comunque quello delle risorse, dato che proprio qualche settimana fa il vertice in programma era stato annullato in quanto il governo aveva chiesto più tempo per trovare le risorse da destinare alla riforma degli ammortizzatori. Ora, pare, che quei soldi, circa due miliardi di euro, siano stati individuati dai risparmi che derivano dalla riforma delle pensioni o, in alternativa, dal ricorso ai fondi Fas. Superata l'impasse dei fondi da trovare, resta il nodo più difficile da sciogliere: quello dell'articolo 18. La norma che impedisce il licenziamento senza giusta causa con imprese con sopra i 15 dipendenti trova nella Cgil e nella sua leader Susanna Camusso due baluardi irremovibili. Il muro sull'articolo 18 - Per Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, un'intesa è possibile a condizione che si aumenti la quantità delle risorse "per garantire a tutti un'indennità nel caso di perdita del posto di lavoro". Secondo Angeletti, intervistato da Sky, "bisogna fare in modo che le persone che cadono in condizioni di precarietà perchè lavorano in un'azienda che è in crisi, abbiano un sussidio pubblico". Anche il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, chiede di difendere questo strumento: "Oggi più che mai gli ammortizzatori sono necessari: se li togli sfasci tutto il sistema". Sullo sfondo resta la polemica sull'articolo 18, l'ultimo punto sul calendario della trattativa. Susanna Camusso, leader della Cgil, ha ribadito per l'ennesima volta la necessità di togliere questo argomento dal tavolo: "Sarebbe un atto di saggezza, limitiamoci a velocizzare i processi sul lavoro", ha detto al Corriere della Sera. "Il ministro Fornero deve avere coraggio, come ha dimostrato di avere. Se farà politica riformatrice avrà a fianco il Pdl", che vuole "la riforma per fare assumere di più e meglio". Mentre, attacca il segretario Pdl Angelino Alfano, "c'è la sinistra che vuole mantenere lo status quo".