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Soldato Usa fa una strage Karzai: "Via da Afghanistan"

I talebani annunciano dure reazioni per il massacro di 16 civili da parte di un militare statunitense. Da Barack Obama le condoglianze

Nicoletta Orlandi Posti
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I talebani hanno promesso vendetta contro gli Stati Uniti, a seguito della strage compiuta da un soldato americano nel sud dell'Afghanistan, che ha ucciso 16 civili. In una dichiarazione pubblicata sul loro sito web, scrivono che i "selvaggi americani" hanno commesso il "crimine inumano e insanguinato" nel distretto di Panjwai. Secondo le autorità americane, la strage compiuta prima dell'alba di ieri in due villaggi è stata compiuta da un solo soldato statunitense, attualmente in custodia. Gli afghani hanno però espresso dubbi che una sola persona abbia potuto portare a termine una sparatoria in case a due chilometri di distanza. Nel mese scorso i talebani hanno compiuto numerosi atti terroristici che hanno detto essere vendetta per il rogo di libri del Corano da parte di americani. Da parte sua il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha telefonato all'omologo afghano Hamid Karzai per esprimere il proprio shock e la propria tristezza a proposito della strage in cui un soldato americano ha ucciso 16 civili nella provincia di Kandahar. Obama ha offerto le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo afghano, ma ha anche promesso che "sarà fatta piena luce sui fatti e, nel più breve tempo possibile, saranno assicurato alla giustizia i responsabili". La Casa Bianca è "profondamente preoccupata" per le possibili ripercussioni del gesto di follia del soldato americano. Anche perchè il presidente afghano Hamid Karzai ha definito "intenzionale" l'omicidio di 16 civili commesso da un soldato americano nelle vicinanze di una base Nato nel distretto di Panjwai, nella provincia di Kandahar. "Non lo dimenticheremo", avverte il presidente afghano in un comunicato, che ha chiesto alla Nato di fare "piena chiarezza" sull'incidente.Indagini sulla dinamica Non è chiaro cosa abbia spinto il militare a compiere l'azione nel pieno della notte. forse un crollo nervoso. L'uomo è stato arrestato, come conferma il portavoce della Nato Justin Brockhoff, ed è ora trattenuto in una base della coalizione. Le forze internazionali stanno indagando, assieme a quelle afghane, sulla dinamica dei fatti. Drammatico il racconto di chi ha vissuto i momenti di terrore nella notte. Un residente Abdul Baqi spiega che l'uomo è entrato in tre case e ha aperto il fuoco. "Quando è accaduto tutto, nel pieno della notte - ha aggiunto - eravamo nelle nostre abitazioni. Ho sentito colpi di arma da fuoco e silenzio. E poi altri spari". Tra le vittime, dodici sono state uccise a Balandi, spiega Samad Khan, contadino che ha perso 11 membri della famiglia. L'uomo non si trovava nel villaggio al momento della tragedia. A morire anche un suo vicino di casa. "Questo è un atto disumano, un atto anti-islamico. Nessuna persona di nessuna religione al mondo dovrebbe poter uccidere donne e bambini", ha detto, chiedendo al presidente afghano Hamid Karzai di punire il soldato americano colpevole. "Altrimenti - aggiunge - prenderemo una decisione. Dovrebbe essere consegnato a noi".

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