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Minetti Nicole spegne ventisette candeline alla festa l'"olgettina" ma nessun politico

La Minetti ha festeggiato il compleanno in un locale di Milano. Tra le invitate anche Barbara Faggioli

Matteo Legnani
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Pareva scomparsa nel nulla. Da giorni nessuna notizia da web e social network, lasciando prostrati migliaia di fedeli seguaci e vuoyer. Ma poteva l'ineffabile Nicole Minetti restare lontana dai riflettori più di una settimana? No, e così gli amici intimi organizzano nel giorno del suo 27esimo compleanno una festa, quasi, a sorpresa. Location prescelta, per una movimentata domenica notte, il modaiolo Jazz Cafè di corso Sempione, dove è stato riservato il piano inferiore, con  tanto di palloncini colorati e impavidi buttafuori. Giungono alla spicciolata gli invitati, la maggioranza illustri sconosciuti. Nessun politico, zero imprenditori, la solita compagna di bisboccia Barbara Faggioli, il chirurgo estetico di Corona Giacomo Urtis, la presenzialista Greta Amato, un pout pourri di  aspiranti veline e, nota lieta, la  sorella di Nicole  in dolce attesa accompagnata dal papà.  Special guest   l'attore americano Gary Dourdan, noto per aver recitato nel serial americano Csi e soprattutto per essere uno dei rari uomini di colore con gli occhi chiari. Il party inizia con cocktail e prosegue con la cena, ma i colpi di scena arrivano al dolce, una mega torta griffata con le etichette delle maison preferite dalla signorina, da Hermes a  Laboutin. Brindisi con un enorme magnum di champagne, in parte bevuto ma per lo più spruzzato. Allo scoccare della mezzanotte la sorpresa per lady Minetti, in abito strizzato bianco e tacco dodici, con l'ingresso  di una bionda simil Marilyn Monroe.  Peccato che spogliandosi dimostri la sua identità mascolina. Dopo lo sconcerto, l'allegria di due fisicati ballerini brasiliani e parte il Carnevale di Rio in versione brianzola.  Alle due  in punto scatta l'inevitabile passaggio nel locale più amato dai nottambuli domenicali, l'Hollywood in corso Como.  La folla si apre, passa Nicole: il privè non può attendere. di Massimo De Angelis

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