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Santoro La verità su Michele e Annozero Telefonate e veleni: Masi vuota il sacco Rai

L'ex direttore generale svela le magagne di viale Mazzini in un libro. Dalle pressioni politiche al "mitico" intervento in diretta

Giulio Bucchi
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Lo chiamano, sbeffeggiandolo, Sado-Masi, ma questa volta l'ex direttore generale della Rai Mauro Masi rischia di fare male non a sé, ma agli altri. Il libro-verità scritto insieme al giornalista del Corriere della Sera Carlo Vulpio, Un nemico alla Rai - 800 giorni "contro" (in uscita il 4 aprile) promette di svelare gli altarini di viale Mazzini. Telefonate, pressioni, gossip, voci di corridoio, veline, raccomandazioni. E tanti veleni. A cominciare da Michele Santoro e quella ormai mitica telefonata in diretta di Masi ad Annozero. Ma ce n'è per tutti, da Sgarbi a Ferrara. E proprio intorno alle cornette bollenti è imperniato un intero capitolo (dall'emblematico titolo "Se telefonando"). Quella, appunto, avvenuta verso le 21 del 26 gennaio: Annozero appena iniziato, e Masi che chiama in diretta per dissociarsi dal conduttore che non lo ha avvertito della scaletta e del contenuto della puntata. Santoro fa lo spaccone e si fa beffe di lui. Sarà licenziato e nascerà una querelle che ancora dura, ma nel frattempo un obiettivo Michele l'ha centrato: anche Masi c'ha rimesso il posto, con tanto di sberleffo dal suo consigliere Luigi Bisignani, eminenza grigia delle cose politiche italiane o gran trafficone/fanfarone, a seconda dei punti di vista, che sempre al telefono lo schernisce: "Ti ho visto ieri sera in tv, bella figura di merda...". E poi tutte le altre telefonate, da destra, dal centro, da sinistra, con i politici importanti e meno che chiamano il direttore generale per mettere una buona parola su qualcuno o qualcosa. E' l'eterna giostra della tv pubblica, che tutti gelosamente custodiscono e mantengono segreta. Non Masi: lui s'è stancato di essere preso a pallate e ora può togliersi qualche sassolino.      

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