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Taglie sui giocatori avversari Stangata nel football americano

Mille dollari se l'avversario uscuva in barella, 1.500 se non tornava in campo. La Nfl punisce i New Orleans Saints: multe e squalifiche

Matteo Legnani
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Le "taglie" sui giocatori   avversari costano carissime ai New Orleans Saints. La National Football League, la lega del campionato di football americano Usa, ha sospeso per un anno il capoallenatore Sean Payton, che dunque nella stagione 2011-2012 non percepirà l'ingaggio. Otto giornate di squalifica per il general manager Mickey Doomis, sei invece per Joe Vitt, assistente di Payton. Stop a tempo indeterminato, infine, per l'ex   defensive coordinator Gregg Williams, attualmente responsabile della difesa dei St. Louis Rams. New Orleans è stata multata di mezzo milione di dollari e privata delle seconde scelte nei draft 2012 e 2013. Secondo un'inchiesta della Nfl, resa nota lo scorso 2 marzo,  nelle ultime 3 stagioni i Saints avrebbero stimolato i giocatori della difesa a colpire duramente gli avversari con l'obiettivo dichiarato di  provocare infortuni. Il "programma" gestito da Williams, e non   sconosciuto all'head coach Sean Payton, avrebbe coinvolto almeno 22 atleti, forse 27. I giocatori alimentavano il montepremi e, in caso di  prestazioni all'altezza, passavano a riscuotere. Note anche le "taglie": 1000 dollari di ricompensa se l'avversario usciva in barella  e 1500 se il "bersaglio" non riusciva a tornare in campo. I premi venivano raddoppiati durante i playoff. Nella post-season 2009, coronata dal trionfo dei Saints al Super Bowl, la difesa di New Orleans avrebbe dedicato attenzioni particolari a Kurt Warner, quarterback degli Arizona Cardinals, e a Brett Favre, quarterback dei Minnesota Vikings sconfitti nella finale della National Football Conference. L'inchiesta, condotta dal Security Department della lega, si è sviluppata attraverso l'esame di 18.000 documenti e oltre 50.000 pagine.

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