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Dallara racconta la sua Indy: "Noi, meglio della Formula1"

Al via il campionato, domenica alle 19 su SkySport2. L'ingegnere rappresenta l'italia nella Indy: si confessa a Libero

Andrea Tempestini
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Domenica parte da Saint-Petersburg, in Florida, il campionato Indycar 2012 (ore 19, diretta SkySport2). Tra i protagonisti sicuri ci saranno Rubens Barrichello e il nostro Luca Filippi, che però inizierà la sua avventura americana a partire dalla mitica 500 miglia di Indianalpolis, in programma il 27 maggio. Ma la fetta d'Italia più consistente presente nel campionato Usa, è da attribuire all'ingegner Gian Paolo Dallara, che da Varano Melegari, provincia di Parma è arrivato ad essere il fornitore unico di tutte le vetture che correranno il campionato americano. Ingegner Dallara, la sua è un'avventura nata nel 1997. «Quando c'è stata la rottura tra la Indy Car e il circuito di Indianapolis, che era stato messo in ombra, nacque l'attuale Indy Racing League che ci chiese subito di costruire 15 macchine…>. All'inizio però non eravate monomarca. «Eravamo due o tre costruttori e ci davamo battaglia su ogni circuito. È stata una competizione tanto bella quanto esasperante. Alla fine, dopo sette o otto anni di dure battaglie fatte di ricerca e di innovazione, siamo rimasti solo noi. Siamo stati bravi a resistere, gli altri hanno ceduto per sfinimento». Il 2012 è un anno molto importante non solo per la Indy (finita nella burrasca per la morte di Dan Weldon), ma anche per la Dallara Automobili.  «La Indy due anni fa ha emesso il bando per la fornitura delle vetture dal 2012 al 2016. Anche questa è stata una grande sfida sia a livello tecnologico, sia industriale. Abbiamo dovuto rivedere tutti i progetti, perché ci veniva chiesto più sicurezza e una riduzione dei costi pari al 30% per vettura. Poi c'è stata tutta la questione aerodinamica: dovevamo garantire gli stessi livelli di prestazione del 2011 anche se la potenza del motore è passata da 680 a 550 cavalli. Questo ha comportato molto lavoro di ricerca e di confronti di prezzi e materiali. Ma alla fine abbiamo centrato tutti gli obiettivi». Compreso quello del fair  play, visto che la vettura 2012 si chiamerà DW2012 in onore di Dan Weldon. Ma quanto costa una vettura Indy? . Oltre alla Indy, la Dallara fornisce vetture anche alla Gp2, alla Gp3 e alle World Series. Manca solo la Formula Uno… «Noi non siamo capaci di gestire una squadra. Noi siamo costruttori. La F.1 è troppo sofisticata>. Questioni di costi? . E cosa allora? . In passato, però, ci sono tracce della Dallara in Formula Uno. . E il nostro Luca Filippi?

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