Arrestati cinque sciacalli
Arrivano i turisti del sisma
Hanno aspettato che i funerali delle vittime del terremoto iniziasse e si sono dati allo sciacallaggio. Cinque romeni sono stati bloccati questa mattina daicarabinieri con refurtiva prelevata da un'abitazione a San Panfilod'Ocre, un paesino alle porte dell'Aquila. Secondo fonti deli carabinieri, a capo della banda una badante romena. La donna non avrebberestituito le chiavi dell'abitazione dell'anziano che assisteva edavrebbe chiamato i suoi connazionali per portare via il più possibile e nel minor tempo: insieme gli sciacalli sarebbero entrati nellacasa, rubando oro e denaro contante. Ma sono stati bloccati dai carabinieri che li hanno arrestati in flagranza di reato. Un quintoromeno, un uomo, è stato arrestato successivamente: stava aspettando labadante e i tre ladri per fuggire con loro lontano con la refurtiva. Per combattere al meglio il fenomeno dello sciacallaggio, non si fermano mai i servizi e i presidi dicontrollo nelle zone colpite dal terremoto. E non si sono fermati neppure durante i funerali delle vittime sel sisma. Intanto siattende l'arrivo dell'esercito che rafforzerà le squadre delleforze di polizia già impegnate nella vigilanza e nei pattugliamentiantisciacalli. Le squadre miste esercito-forze dell'ordine sarannocoordinate dal ministero dell'Interno attraverso il prefetto FrancoGabrielli e il questore Filippo Piritore, dell'Aquila. I primiatti di sciacallaggio si stanno registrando nei campi di accoglienzadove vengono distribuiti viveri, vestiario e altri beni di primanecessità. In particolare nel campo di piazza D'Armi, uno dei piùgrandi, da questa mattina sono scattati i controlli sulle persone chechiedono viveri e indumenti perché fino a prima delle ore 10soprattutto alcuni cinesi, romeni e marocchini sono stati sorpresi aportare fuori materiali a ripetizione inventando di volta in voltadelle scuse agli operatori della protezione civile che gestisconol'accesso. I turisti del terremoto - Accanto allo sciacallaggio, un nuovo fenomeno sta via via prendendo piede in quel dell'Abruzzo:si tratta del cosiddetto 'turismo del terremoto', in cui gruppi di curiosi, inalcuni casi muniti anche di macchine fotografiche o videocamere, si dilettano ad aggirarsi tra le macerie facendo riprese e sxattando foto-ricordo. Questa mattina, nel centro storico dell'Aquila - off limitper rischio crolli - tra i cronisti e fotografi autorizzati a piccole"incursioni" per testimoniare i nuovi crolli prodotti dalle ultimescosse, c'era anche una giovane sedicente fotografa a cacciadi di "emozioni da sisma".