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Calearo paladino della casta "No all'aula, sì allo stipendio"

Il deputato: "Non vado alla Camera ma tengo la paga. Con l'indennità pago il mutuo per la casa da 12mila € al mese"

Matteo Legnani
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Massimo Calearo è sicuramente  uno che prova gusto a provocare. E che non si mai fatto grossi problemi coi cambi di casacca politica. Era stato tra gli onorevoli che più avevano strillato contro l'abolizione del vitalizio e oggi, l'imprenditore vicentino sceso in politica nel 2008 col Pd e finito a votare contro la sfiducia a Berlusconi insieme a Scilipoti, ha fatto un altro passo per rendersi simpatico agli elettori. Intervenendo alla Zanzara, il programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani su Radio24, il parlamentare ex Pd, ex Api, ex consigliere di Silvio Berlusconi per il commercio estero e ora esponente di Popolo e territorio ha spiegato che "dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Preferisco rimanere a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premer un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più". Però non ha intenzione di dimettersi. "No, perchè al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr)", ha spiegato.   Ma non solo. "Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. E' una casa molto grande...", ha raccontato. E poi c'è chi non arriva a fine mese....

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