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Guasto a centro procreazione Distrutti 94 embrioni

Il problema all'ospedale San Filippo Neri di Roma. Il ministro della Sanità, Renato Balduzzi, ordina un'ispezione immediata

Andrea Tempestini
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Guasto all'impianto di crioconservazione del centro di procreazione assistita del San Filippo Neri di Roma, che ha causato la perdita di 94 embrioni che vi venivano conservati, oltre a 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. Lo rende noto l'ospedale romano, che annuncia un esposto alla procura di Roma. "Il giorno 27 marzo presso il centro di Procreazione medicalmente assistita dell'ospedale San Filippo Neri - si legge nel comunicato - si è verificato un incidente all'impianto di azoto liquido che alimenta il servizio di criobiologia per la crioconservazione di materiale biologico. Si è verificato un innalzamento della temperatura, con azzeramento del livello di azoto, lo svuotamento del serbatoio, e la conseguente perdita di 94 embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale. Dopo aver effettuato i primi accertamenti sull'accaduto - prosegue la nota - la struttura responsabile del Centro ha avviato le procedure per informare le persone interessate assistite dal Centro Pma del San Filippo Neri. Il direttore generale Domenico Alessio ha, inoltre, presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma e ha contestato quanto accaduto alla ditta responsabile della conduzione e manutenzione dell'impianto di crioconservazione". Balduzzi chiede ispezione - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, è stato informato dell'incidente avvenuto al Centro di procreazione medicalmente assistita dell'ospedale San Filippo Neri di Roma. Il ministro ha chiesto "una immediata relazione al Centro nazionale trapianti, che ha disposto una ispezione che avrà luogo nella giornata di martedì prossimo 3 aprile". Il ministro ha chiesto anche "un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione". Nel corso della mattinata di oggi ha avuto un colloquio con il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Il ministero precisa che "sono state applicate tutte le norme in vigore nel caso di evento avverso grave, secondo le direttive dei decreti legislativi n. 191/2007 e n. 16/2010 e dell'Accordo della Conferenza Stato Regioni del 15 marzo 2012".

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