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Fini, ultima piroetta a Parma Col comunista di Diliberto

Verso le amministrative. In Emilia Fli sterza a sinistra. Come per magia ora Gianfranco sostiene il 'rosso'

Andrea Tempestini
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A Parma i finiani vanno a sinistra. Alle elezioni amministrative di maggio, buona parte del partito di Gianfranco Fini della città emiliana appoggerà Vincenzo Bernazzoli, candidato sindaco del centrosinistra (attualmente presidente della provincia), appoggiato da Pd, Sel e Pdci. Qui, infatti, Fli non è stata in grado di presentare una propria lista. E nemmeno di mettere in piedi un candidato sindaco del Terzo polo, visto che l'Udc ha deciso di appoggiare la candidatura dell'ex sindaco Elvio Ubaldi. Così, una parte dei finiani parmensi, con in testa il coordinatore provinciale Antonio Rozzi, ha scelto di schierarsi con Bernazzoli. La decisione, però, ha spaccato il partito, con accuse reciproche tra i finiani “rossi” e quelli che invece non vogliono presentarsi con la sinistra. I primi hanno aderito alla lista Altra politica, guidata dall'imprenditrice Maria Teresa Guarnieri, che fa parte della coalizione di Bernazzoli. «La nostra scelta è coerente con l'attenzione che abbiamo sempre avuto verso il buon governo e la legalità», spiegano i finiani. E contestano al candidato del centrodestra Paolo Buzzi di essere troppo legato al precedente sindaco, Pietro Vignali (di cui Buzzi era vice), la cui giunta è stata decimata dalle inchieste, tanto da spingerlo alle dimissioni nel settembre scorso.   La svolta a sinistra dei finiani ha provocato la dura reazione del Pdl. «Il loro appoggio al candidato del Pd la dice lunga sul loro opportunismo. E Bernazzoli accetta liste che vanno dalla destra all'estrema sinistra», sostiene il vice coordinatore locale del partito berlusconiano, Massimo Moine. Ma la scelta di Fli ha creato qualche mal di pancia anche a sinistra. «Va bene che bisogna vincere, ma non si può imbarcare chiunque. Lui deve essere il candidato del centrosinistra. Gli ex fascisti non li vogliamo», dicono i Comunisti italiani. Insomma, un gran casino. All'origine del problema è la fluidità del Terzo polo sul territorio. «A Parma non possiamo stare col Pdl perché il partito berlusconiano non ha rotto con la precedente gestione. Ma a Piacenza Fli fa parte della coalizione di centrodestra», spiega il deputato bolognese Enzo Raisi. Ora la decisione spetta a Fini. Ma sembra ormai scontato che l'ex leader di An avallerà l'appoggio futurista a Bernazzoli. Così come è accaduto in altre realtà italiane. Per esempio a Conegliano, in Veneto, con Terzo Polo e Pd uniti nel sostegno all'ex magistrato Antonio Fojadelli.  di Gianluca Roselli

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