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Bossi, ora il leader si arrende: "Devo restare ai margini"

Il Senatùr: "Ora devo stare lontano, non posso fare altro. Hanno tirato dentro i miei figli. Ma sento l'affetto della base"

Andrea Tempestini
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"Io adesso devo stare lontano, non posso fare altro, devo stare un passo indietro, hanno tirato dentro i miei figli in questa cosa tremenda". Dopo le indiscrezioni sulle frasi filtrate nel giorno delle dimissioni, Umberto ossi parla all'Ansa, commenta lo scandalo e la sua attuale posizione dopo le dimissioni dalla segreteria del Carroccio per la bufera giudiziaria che ha travolto il partito. Il Senatùr, come negli ultimi due giorni, sabato mattina ha lasciato la sua casa di Gemonio per recarsi nella sede milanese della Lega di Via Bellerio. E' andato nel suo ufficio: "Faccio un po' di lavoro, vedo delle persone", ha spiegato il neo-presidente del carroccio. Sondaggi, la Lega ha già perso l'1 per cento Leggi l'approfondimento "E' già in atto la pulizia" - "L'unica cosa che posso fare adesso è cercare di tenere unito tutto - ha aggiunto -, tenere unita la Lega, evitare che ci siano scontri tra i dirigenti. Li aiuto un po', faccio quello che posso", ha così cercato di chiarire il suo nuovo ruolo dopo la nomina del triumvirato (Maroni, Calderoli, Da Lago) alla guida della Lega. Il compito del triumvirato sarà quello di allontanare le mele marce del partito. E Bossi spiega: "E' già in atto la pulizia, c'è già chi la deve fare". Quindi una carezza a tutti i suoi sostenitori: "Sì, l'affetto dei militanti lo sento. Tanti insistono perché martedì sera vada a Bergano alla manifestazione che stanno organizzando. Non so se vado, vedrò". Belsito fuori controllo: "Sono il tesoriere più pazzo del mondo" Leggi l'approfondimento" Maroni scala la Lega: ecco le liste di proscrizione Leggi l'approfondimento

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