Al via Vpe, newco di Veronafiere e Fiere di Parma
Parma, 4 dic. (Labitalia) - Si chiama Vpe (Verona Parma Exibitions) la nuova società creata da Veronafiere e da Fiere di Parma che insieme rappresentano il primo organizzatore diretto di rassegne dedicate al settore agricolo e agroalimentare in Italia e si classificano ai vertici in Europa nel segmento. Le due Spa sono il secondo polo fieristico nazionale sia per fatturato consolidato nel 2016 con 127 milioni di euro (88 Verona, 39 Parma), sia per superficie lorda coperta con 283 mila metri quadrati complessivi (153 Verona, 130 Parma). Verona e Parma nel 2016 hanno organizzato complessivamente 91 tra fiere ed eventi in Italia e all'estero (67 Verona, 24 Parma) per 1,8 milioni di visitatori (1,3 Verona, e 0,5 Parma) e 21.350 espositori (14.000 Verona e 7.350 Parma). E sono due piattaforme internazionali per l'export agroalimentare del Paese, con brand riconosciuti nel comparto food&wine quali: Vinitaly, Sol&Agrifood, Enolitech, OperaWine, Vinitaly International Academy (Veronafiere) e Cibus, Cibus Tec, Cibus Connect e Cibus Market Check (Fiere di Parma). L'agroalimentare è un comparto trainante dell'economia italiana e quest'anno, secondo i dati di Nomisima Agrifood Monitor, supererà i 40 miliardi di euro di export con una crescita di oltre il 6% sul 2016, per un valore complessivo di 130 miliardi di euro, dalla produzione agricola alla ristorazione. La new company, con quote paritetiche tra Verona e Parma, è stata presentata oggi, in conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Verona, Federico Sboarina, dei presidenti e dei Ceo delle Spa di Verona e Parma, rispettivamente, Maurizio Danese, Gian Domenico Auricchio, Giovanni Mantovani, Antonio Cellie, e del presidente di Agenzia Ice, Michele Scannavini. Primo passo della società è l'organizzazione di una nuova rassegna, Wi.Bev - International Wine&Beverage Technologies Event - dedicata al settore delle tecnologie per il wine&beverage (www.wibev.com) che guarda all'Italia con la sua eccellenza manifatturiera nel comparto, ma anche a importanti aree geo-economiche in forte sviluppo (Asia e Africa), oltre che ai mercati di consolidata tradizione come il Nord America. All'anteprima in corso nell'ambito di wine2wine, la piattaforma di aggiornamento, formazione e networking di Vinitaly-Veronafiere, in programma oggi e domani (4 e 5 dicembre) nel PalaExpo di Veronafiere, sono una ventina le aziende presenti, tutte top player del mercato, mentre per la parte tecnico-scientifica Assoenologi fornisce la propria competenza per l'aggiornamento degli operatori della filiera. Sul fronte della promozione estera le prime azioni di Vpe saranno l'acquisizione di una quota significativa di un player fieristico, operante in Europa e Nord America, del settore Food&Beverage, e lo sviluppo di un format Cibus&Vinitaly per nuove iniziative fieristiche o collaterali ad eventi consolidati. Per Federico Sboarina, sindaco di Verona, “oggi occorre ragionare con logiche nuove di sistema e questa partnership rafforza la nostra presenza nel settore fieristico: sommando le eccellenze di due dei principali territori e distretti italiani dell'agroliamentare come Verona e Parma, abbiamo creato il secondo polo fieristico italiano, sia in termini di superficie venduta che di espositori”. “La nuova società con Fiere di Parma - afferma Maurizio Danese, presidente di Veronafiere - rientra a pieno titolo nelle linee del piano industriale di sviluppo di Veronafiere ed è funzionale a due realtà che rappresentano con le rispettive rassegne settori portanti del made in Italy, sia in termini di valore dell'export, sia di immagine del sistema paese. Al contempo, questo accordo rafforza la competitività dell'interno sistema fieristico italiano come leva per il business dei propri clienti, che sono in primis piccole e medie aziende e grandi gruppi industriali”. “L'accordo tra Veronafiere e Fiere di Parma - sottolinea Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma - ha una molteplice valenza: è in favore delle due fiere e delle rispettive manifestazioni, Cibus e Vinitaly, che sono due corrazzate efficaci e complementari; asseconda gli obiettivi di governo, che da tempo auspica l'unione delle risorse per la promozione del brand italiano del wine&food; infine, va incontro alle esigenze di internazionalizzazione delle imprese del settore”. “Questa newco - dice Michele Scannavini, presidente di Agenzia Ice - è un perfetto esempio di integrazione di due tra i maggiori campioni che abbiamo in Italia nel settore wine&food. Si tratta, inoltre, di un'azione coerente con la strategia del Piano per la promozione straordinaria del made in Italy con cui il governo negli ultimi tre anni ha supportato il rafforzamento delle nostre fiere all'estero con 90 milioni di finanziamenti”. “Il piano industriale di Wi.Bev, prima manifestazione sviluppata dalla newco, prevede il raggiungimento di un obiettivo minimo - annuncia Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - fissato nel primo anno a circa 1 milione di euro di ricavi che triplicheranno nel triennio successivo, mentre non nascondiamo l'intenzione di effettuare acquisizioni sui mercati internazionali. La sintesi di questo accordo, che si rifletterà anche attraverso iniziative comuni nel mondo, è la volontà di rispondere alle esigenze della filiera con formule del tutto innovative, basate sullo studio dei mercati e sulle competenze scientifiche”. “Vpe capitalizza il contributo di Vinitaly e Cibus per aumentare le quote di mercato del made in Italy nel mondo. I pilastri operativi di Vpe sono: un consolidamento del portafoglio prodotti di Parma e Verona; lo sviluppo di nuove iniziative, come Wi.Bev, che coniugano le competenze distintive; acquisizione mirata di eventi all'estero dedicati al food&beverage di eccellenza per dare sempre più opportunità alle aziende italiane”, conclude Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma.