ProWein compie 25 anni, Italia in testa per presenza espositori
Dusseldorf, 18 gen. (Labitalia) - Fra due mesi esatti si apre la 25ma edizione di ProWein, la fiera internazionale dei vini e dei liquori, in programma dal 18 al 20 marzo a Dusseldorf, in Germania. La più grande manifestazione europea del vino, aperta solo agli operatori professionali e non al pubblico e universalmente riconosciuta tra le principali piattaforme d'affari al mondo per il settore, conferma anche quest'anno la sua forte vocazione internazionale e orientata al business. Saranno circa 6.700 gli espositori presenti e provenienti da tutto il pianeta. Con in testa l'Italia (seguita dalla Francia e dalla Germania): ancora una volta, infatti, siamo il primo paese per partecipazione, con 1.700 aziende che saranno presenti nei padiglioni 15 e 16 della fiera. ProWein - presentata per la prima volta a Roma - è diventata, infatti, il palcoscenico leader e irrinunciabile per gli attori del comparto, dai produttori agli importatori, dai buyer ai rappresentanti di grandi catene di distribuzione internazionale, che alla fiera di Düsseldorf trovano il vero B2B, un terreno molto fertile per il business. Solo nell'edizione 2017, ad esempio, che ha contato 58.500 visitatori, il 60% del pubblico specializzato ha concluso i propri affari o ha avviato i contatti per effettuare gli ordini subito dopo la fiera, mentre uno su due ha trovato nuovi fornitori. Per queste ragioni, la soddisfazione dei visitatori raggiunge il 98% del totale. L'Italia è da sempre tra i più importanti Paesi rappresentati alla ProWein e ogni anno consolida la propria presenza in fiera. Anche per l'edizione 2018 della kermesse enologica internazionale, il Bel Paese si prepara, dunque, a schierare una squadra di aziende provenienti da tutte le principali regioni italiane (con in testa Piemonte e Toscana), registrando un incremento delle presenze che nelle ultime cinque edizioni ha fatto un balzo quasi del 48%. L'obiettivo, per le nostre imprese vitivinicole, è quello di rafforzare ulteriormente le vendite di vino italiano in Germania (secondo mercato di riferimento per l'export tricolore dopo gli Usa), che nei primi nove mesi dello scorso anno sono cresciute del 2% in valore (710 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016 e che, secondo le previsioni, dovrebbero attestarsi sul +3% nell'intero 2017. Ma l'attenzione è rivolta anche ai mercati asiatici. Le edizioni 'orientali' della fiera, ProWine China e la neonata ProWine Asia, infatti, hanno permesso alle cantine partecipanti, italiane comprese, di aprire nell'area asiatica del Pacifico interessanti opportunità di business. "Quello con l'Italia - commenta il direttore della ProWein, Marius Berlemann - è un sodalizio che dura da ben 25 anni e che si rafforza di edizione in edizione. Basti pensare che nel 1994 gli espositori italiani erano appena 29, nel 2017 si è arrivati al record di 1.600, oltre il 24% del totale, davanti alla Francia con 1.500, e quest'anno addirittura a 1.700. Per festeggiare questo importante traguardo, abbiamo quindi scelto per la prima volta la capitale come palcoscenico privilegiato per presentare la manifestazione, che è pronta ad accogliere il gotha del settore, offrendo una tre giorni di puro business e di approfondimento ormai irrinunciabile. Lo dimostrano i numeri raggiunti nel 2017: più di 6.600 espositori da 62 paesi e 58.500 visitatori da 131 nazioni". "Ma anche - prosegue - gli ottimi risultati sul livello qualitativo di pubblico specializzato e sul grado di soddisfazione complessiva. Ricordo che lo scorso anno due visitatori su tre erano per lo più manager di categoria medio-alta, quasi il 60% dei visitatori professionali ha concluso affari o ha programmato ordini subito dopo la fiera, mentre il 54% ha avuto la possibilità di trovare nuovi fornitori. Tutto ciò è reso possibile grazie a una macchina organizzativa notoriamente solida ed efficiente, affiancata da una serie di iniziative studiate ad hoc per dare una panoramica globale sulle principali tematiche e sui nuovi trend del settore". A ribadire l'importanza della fiera per le aziende tricolori è Armando Honegger, rappresentante in esclusiva per l'Italia di ProWein: "La chiave del successo è rappresentata dal fatto che la fiera è rivolta al B2B, molto internazionale, con buyers molto selezionati. C'è una lista d'attesa di produttori italiani che vorrebbero intervenire e stiamo cercando di aiutare le aziende a partecipare e ad avere lo spazio adeguato". Un'edizione, quella del 2018, di Prowein, che vederà più di 500 eventi, tra degustazioni e presentazioni, e diverse novità. A partire dal focus dedicato alle bevande artigianali, con il trio di tendenza 'Craft Spirits, Craft Beer e Cider', nel nuovo padiglione 7.0, che ospiterà la mostra speciale 'Same but different' e la Fizzz Lounge dedicata ai bar e alla gastronomia alla moda. Ancora, uno spazio più ampio per il settore del biologico, con una Organic Lounge, un'area presentazioni e la mostra 'Organic World'. Ci sarà anche uno stand collettivo del governo giapponese sulla bevanda Sake e uno dell'Ungheria con diversi tipi di acquaviti di frutta. Mentre una nuova ubicazione avranno gli espositori dalla Grecia, al fianco dell'Austria e dentro la ProWein Tasting Area by Mundus Vini. E, come sempre, la ProWein di Dusseldorf sarà anche un'occasione di analisi e di confronto con gli opinion leader del comparto, per comprendere le dinamiche che caratterizzano i diversi mercati del vino in un'ottica globale. Per questo, sarà riproposto, per il secondo anno, il Business Report della ProWein, realizzato in collaborazione con l'Università di Geisenheim. Uno studio che fornisce una fotografia completa e aggiornata sull'attuale situazione economica, sui mercati consolidati e in crescita, sui canali di approvvigionamento e di marketing del futuro e sullo sviluppo delle reti di vendita. "Saranno oltre 500 - annuncia Nicole Funke, senior project manager e membro del team della ProWein - le iniziative in programma quest'anno. Accanto agli eventi negli stand degli espositori, daremo ampio respiro ai vini di tutti i continenti durante le numerose degustazioni nel Forum della ProWein, dentro i padiglioni 10 e 13. I riflettori saranno accesi anche su Mundus Vini, nell'area dedicata al Premio internazionale, e sulle bollicine più celebri del pianeta. Forte di 40 maison tradizionali, riapre, infatti, la Champagne Lounge, collocata al centro dell'Area Champagne, che ospiterà complessivamente 150 marchi per una vera e propria esperienza frizzante. Non mancheranno, infine, i focus sulle tendenze e sugli sviluppi nel settore del confezionamento, a cominciare dallo speciale show 'Packaging & Desing'".