Milano, prime 4 condanne
per il reato di clandestinità
Primacondanna a Milano per il reato di clandestinità, introdotto dal nuovo pacchettosicurezza varato dal governo. Un algerino, OmarRouis è stato condannato dal giudice di pace del capoluogo lombardo allapena pecuniaria di 5 mila euro (come da richiesta del pm), sostituitadall'espulsione dall'Italia per almeno 5 anni. L'uomo, al momento, si trova incarcere in quanto: ha già infatti riportato una condanna a un anni e quattromesi per spaccio. Ma illegale dell'algerino, Gabriele Sartirana, non ci sta: il suo assistito “non puòessere espulso in quanto è ancora pendente un procedimento per il quale Rouis èstato condannato, in agosto, per spaccio di droga. Ha riportato una condannanel processo per direttissima, ma a questo punto bisogna celebrare ancora ilprocesso in appello. Pertanto non può essere espulso". Nelfrattempo, il giudice Antonio Mazzella, su richiesta del pm Isabella Arena, hainflitto una seconda condanna per il reato di immigrazione clandestina, in unprocesso in cui era imputato un altro algerino, il quale ha anche in corso unprocedimento per ricettazione. Anche in questo caso la condanna è stata unaammenda di 5mila euro, sostituita da una espulsione. E altridue immigrati sono stati condannati stamani dal giudice di pace di Milano peril reato di clandestinità. A due nordafricani è stata comminata un'ammenda di7.500 euro, ridotta a 5 mila nel caso in cui sia pagata in 60 giorni. L'ammendanon è stata sostituita con l'espulsione come in altri due casi.Complessivamente, quindi, oggi a Milano sono state inflitte le prime quattrocondanne mentre gli altri processi che vedevano imputati degli immigrati per ireati di clandestinità sono stati rinviati per varie ragioni. Il giudicedi pace di Milano ha respinto invece l'eccezione di costituzionalità dellanorma che punisce il reato di immigrazione clandestina, sollevata dal difensoredi un ucraino che sosteneva l'incostituzionalità della norma stessa inrelazione all'articolo 3 della Costituzione, secondo il quale tutti i cittadinisono uguali davanti alla legge.