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Milano, la nuova metropolitana di Linate è pronta ma non apre: manca un timbro da Roma

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Matteo Legnani
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La stazione di Linate sembra un modellino in scala gigante della Lego: nuova di zecca, con l'ingresso tutto vetrato, potrebbe anche aprire domani. D'altra parte, sottoterra, i treni hanno iniziato già da settimane a correre nelle due direzioni per i test e i collaudi. La linea 4 della metropolitana milanese, M4, nel tratto compreso tra l'aeroporto di Linate e Forlanini FS (con una fermata intermedia di Quartiere Forlanini), è pronta in tutto e per tutto.

La stazione della M4 di Linate aeroporto è pronta ma non può aprire perché manca l'autorizzazione del ministero Perchè, tuttavia, quei 3,9 chilometri di gallerie possano aprire ai passeggeri manca un nulla osta che deve arrivare da Roma, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Ma che nel capoluogo lombardo non è ancora giunto. Così, la data prevista per il completamento (anche formale) dell'opera, il 30 aprile, è trascorsa invano. L'intoppo burocratico nasce da motivazioni di avvicendamento ai vertici della Direzione Generale per il Trasporto pubblico Locale (DG TPL) del MIT, che, come spiegano dal ministero, «avrebbe dovuto acquisire in data 15 aprile il parere del Comitato Tecnico permanente per la sicurezza dei sistemi di trasporto ad impianti fissi. Il Comitato, incardinato presso la medesima Direzione Generale, è presieduto dal Capo Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione e, in sua assenza, dal Direttore Generale della DG TPL; poiché a quella data, a seguito di avvicendamento, non risultavano coperti i suddetti ruoli, non si è potuto procedere alla convocazione del Comitato».

La buona notizia è che «ad oggi il Direttore Generale è in carica e il Comitato è stato convocato per il prossimo venerdì 21 maggio». È dunque verosimile pensare che entro la fine del mese l'atteso nulla osta arrivi, visto che «il nulla osta sul progetto non viene rilasciato direttamente dal Comitato, ma dal Direttore Generale della D.G. TPL a seguito di parere del Comitato stesso» spiegano ancora dal MIT. Risolta la "grana romana", non è però certo che la mini-tratta della M4 apra al pubblico. Infatti, a causa della pandemia e delle limitazioni ai viaggi ancora vigenti, Linate è a tutt'oggi un aeroporto semi-fantasma. Il lontano parente dell'affollato city airport che era sempre stato prima del Covid. Essendo proprio lo scalo il generatore o il destinatario primo del traffico su quel tratto di M4, avviarne il servizio avrebbe costi di esercizio pari a 650mila euro al mese neanche lontanamente pareggiati dagli incassi dei biglietti. È dunque assai probabile che per l'apertura ai viaggiatori si attenderà una decisa ripresa del traffico aereo dal city airport, che resta a oggi del tutto imprevedibile. La data d'apertura originariamente e (teoricamente) prevista per il 30 aprile 2021 era già di per sè tre mesi più avanti rispetto al 31 gennaio indicato nel cronoprogramma.

I 90 giorni di ritardo, aveva spiegato a inizio anno l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, «sono da imputarsi a un rallentamento dei cantieri conseguente alla pandemia» e riguarderanno anche le successive aperture della linea: così, «l'apertura della stazione di Dateo da luglio 2022 slitterà all'autunno e lo stesso accadrà per San Babila, che da dicembre 2022 slitterà a primavera 2023» aveva spiegato sempre Granelli. Peggio andrà alla tratta che da San Babila proseguirà fino alla stazione-capolinea di San Cristoforo: lì, oltre ai tre mesi di ritardo dovuti al Covid, un ulteriore slittamento ci sarà i seguito i ritrovamenti archeologici in via De Amicis. Il percorso, che doveva essere ultimato entro luglio 2023, accoglierà i primi passeggeri a inizio 2024.

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