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Beppe Sala, il disastro dei ping pong a MIlano: bastano due gocce e i tavoli diventano una piscina

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Matteo Legnani
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Nuoto o ping pong? La foto scattata martedì sera al Parco Baden Powell, in zona Navigli, mostra due tavoli da tennis tavolo che affiorano da una distesa di acqua. Lungi dall'essere un'opera di arte contemporanea, l'effetto lo si deve allo scroscio d'acqua che si è abbattuto nella tarda serata di martedì su diverse zone di Milano. Uno scroscio, appunto, non un fortunale.

Un quarto d'ora di pioggia che però è bastato ad allagare l'area ping pong di un'area verde molto frequentata dai residenti del quartiere. Che ogni volta che piove, devono deporre racchette e palline per almeno un paio di giorni, in attesa che la "vasca" si asciughi. La cosa fastidiosa è che i tavoli non sono stati installati al Parco Baden-Powell qualche giorno o qualche settimana fa. Ma, come spiega il consigliere leghista del Municipio 6, Carlo Goldoni, «sono lì da un po', ma nessuno ha pensato di risolvere la questione».

Il problema, in sè, sarebbe facilmente risolvibile. Goldoni spiega infatti che l'"effetto-vasca" «è dovuto al fatto che i tavoli da ping pong sono stati installati dove prima c'era una pista per il gioco delle bocce, con un fondo argilloso impermeabile, che non drena l'acqua». Ma, continua Goldoni, «senza dover spostare i tavoli altrove, basterebbe abbattere i cordoli dell'ex pista per le bocce, che oggi sono inutili, se non pericolosi se qualcuno dei giocatori ci dovesse inciampare e che fanno da argine all'acqua. In questo modo, semplicemente, l'acqua defluirebbe nel vicino prato e non si dovrebbero attendere anche due giorni perchè i tavoli tornino ad essere praticabili». Segnalazioni al Municipio 6 ne sarebbero state fatte, dai frequentatori del parco appassionati di ping pong, ma sarebbero fin qui rimaste inascoltate, nonostante il problema sia effettivamente di facile soluzione. Ai giocatori, pare, non resta altro che dotarsi, oltre che di racchette e palline, anche di un bel paio di stivali da pioggia, di quelli col "carrarmato" sotto per non scivolare.

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