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Milano, lo scalo ferroviario di Lambrate si trasforma: arrivano spazi verdi e muro artistico

Enrico Paoli
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Il futuro urbanistico di Milano, pronta a risalire sul treno del rilancio, passa dagli scali ferroviari. Ed un futuro attorno al quale si muovono urbanisti e imprenditori, archistar e politica.  Nessuno vuol restare a terra. E così, dopo scalo Romana, tocca a Lambrate e al quartiere che vive attorno al nodo ferroviario ripensare al proprio assetto, sognando un nuovo volto, con case a prezzi accessibili, un parco di oltre 41 mila metri quadrati e un muro che costeggia la ferrovia, destinato a diventare un’opera d'arte a cielo aperto, con incisi versi poetici. In estrema sintesi è questo il cuore del progetto “Lambrate Streaming”, il progetto vincitore di Reinventing Cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme al network di città internazionali C40. La rigenerazione dello scalo di Lambrate rientra nell’accordo di programma per la riqualificazione degli scali ferroviari sottoscritto da Comune di Milano, Regione Lombardia e Fs. Il progetto, presentato alla Triennale di Milano, è stato proposto da un team multidisciplinare cui fa da capofila Sant’Ilario Società Cooperativa Edilizia, coordinata da Caputo Partnership International. Cuore del progetto  il grande parco pubblico di circa 41.500 metri quadrati, pari al 64,8% dell’intera area, con 900 alberi e aree attrezzate per lo sport. Spazio anche all'arte con il muro del rilevato ferroviario che verrà riqualificato con un allestimento artistico che avrà incise poesie e versi legati ai temi del treno e del viaggio di poeti milanesi e lombardi.

“E' un progetto che si basa sull’idea di piazze, sono tre in un quartiere che ne è mancante, c’è molto molto verde e oltre 300 alloggi convenzionati”, spiega l’assessore all'Urbanistica del Comune, Pierfrancesco Maran, che su questi interventi ha incentrato la sua azione amministrativa, “i tempi per un intervento come questo vanno dai quattro ai sei anni, siamo più o meno a cavallo con l’anno olimpico del 2026”. Il progetto “Lambrate Streaming” prevede la realizzazione di nuove case a prezzi accessibili rivolte soprattutto a giovani e studenti, vista anche la vicinanza del Politecnico e dell’Università Statale: ci saranno 307 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il nuovo quartiere punta a diventare Carbon Zero entro 30 anni, sui tetti degli edifici ci saranno pannelli fotovoltaici in grado di generare energia pulita a servizio del distretto, che avrà vocazione ciclo pedonale con nuovi percorsi ciclabili. Al centro del quartiere ci sarà anche un sistema di tre piazze collegate tra loro e negli spazi pubblici nasceranno orti didattici e frutteti. La Milano del futuro pensata dal centrosinistra, dopo anni di incertezze, sarà sempre più verde e ecosostenibile. Sempre che i progetti diventino realtà. Troppo spesso i libri dei sogni restano tali. Del resto siamo pur sempre in campagna elettorale.

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