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Milano, "come contagiarsi ed avere il Green pass": escort e pratiche estreme, lo scandalo

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Ora che il Super Green pass ha ottenuto il via libera, chi non ha fatto il vaccino è escluso dalla vita sociale. A meno che non sia da poco guarito dal Covid. Proprio su questo hanno fatto leva alcune escort di Milano, che hanno trovato la soluzione: vendere su un sito un incontro ravvicinato con un positivo, che alla modica cifra di 150 euro ti trasmette il virus e una buona dose di piacere complementare. Una trovata per assicurarsi il certificato verde senza farsi il vaccino e denominata "positive party".

 

 

Secondo le stime di Dagospia nel capoluogo lombardo sono già oltre 300 (anche di rango sociale elevato) le persone che hanno approfittato dell’offerta speciale proposta dal sito. Ma Milano è in buona compagnia: i Covid party hanno avuto inizio in Trentino-Alto Adige. Anche qui la situazione non è delle migliori, a raccontarlo è Andrea Pizzini, fotografo freelance impegnato in un documentario: "Vivo da un anno nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bolzano e ne ho viste di tutti i colori. Ora ad arrivare sono molti pazienti di madrelingua tedesca, no vax che si sono contagiati volontariamente per avere il Green pass con i cosiddetti Covid party", ha riferito a Fanpage per poi aggiungere altri dettagli.

 

 

"Quello che sto vedendo negli ultimi due o tre mesi è che ci sono gruppi di pazienti della stessa zona che arrivano uno dopo l'altro. L'espressione Covid party è folcloristica, le cose sono molto più semplici di come sembrano. Già a settembre si era sentito parlare del primo incontro per contagiarsi, che era stato a Renon, e dopo qualche settimana sono effettivamente arrivati pazienti da questa area, magari non gli stessi che hanno fatto il party ma anche parenti o amici. Poi la stessa cosa è successa in Val Pusteria e ancora in Val Venosta. Ogni volta pensavamo che doveva esserci un collegamento".

 

 

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