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Beppe Sala, altro che Milano da bere: il sindaco spegne la luce

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Massimo Sanvito
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Cosa sta succedendo a Milano? Ci costringeranno a camminare al buio? Ci vieteranno di andare in piscina la mattina? Ci faranno trovare chiusi al venerdì gli uffici del Comune? Il rischio c'è e sarebbe un bel guaio. Dopo l'ipotesi di spegnere i lampioni di sera per contenere i costi delle bollette, ieri il sindaco Sala ha messo le mani ancora più avanti. «Nella logica dello smart working verrebbe da frazionare il suo utilizzo per mantenere una certa densità di frequentazione degli uffici, ma se si vuole risparmiare energia meglio chiudere il venerdì che il mercoledì, perché se chiudi al mercoledì ora che spegni e riaccendi è un problema», ha detto ieri. E sempre ieri, il suo assessore allo Sport, Martina Riva, ha fatto saltare sulla sedia gli habitué dei centri sportivi milanesi. Famiglie, ragazzi e bambini. «Potremmo chiudere le piscine al mattino: anziché aprire alle 7 qualche centro potrebbe aprire a mezzogiorno». Milanosport, il gestore degli impianti, nei primi sei mesi di quest' anno si è visto più che raddoppiare i costi di luce e gas (2,7 milioni contro 1,1). E non è escluso che anche le tariffe vengano ritoccate verso l'alto per far fronte al caro energia.

 

 

 

«Per risparmiare sui costi dell'energia tutto girerà intorno ai tempi della città con interventi che dovranno lavorare in sinergia con quelli nazionali, come la chiusura di uffici e impianti sportivi al venerdì», ha sottolineato il sindaco. Il fine settimana lungo, per i dipendenti pubblici, potrebbe essere presto realtà. «Avendo garanzie che si lavora bene da casa con compiti ben prestabiliti», ha spiegato lo stesso che nel giugno del 2020, a poche settimane dalla fine del lockdown, ci era andato giù piatto a proposito dello smart working: «Ora torniamo a lavorare». Contrordine, compagni.

 

 

 

Il tavolo con A2A e Politecnico di Milano è attivo. «Stiamo lavorando per capire quali sono le soluzioni migliori. Non vogliamo dare risposte magari rapide ma che poi risultano inefficaci. Tutto credo girerà intorno alla riflessione sugli impianti di Milanosport e sui nostri uffici». Parola di Beppe. Ci auguriamo che lo spegnimento dei lampioni, però, resti solo un'ipotesi. Visto lo stato in cui versa la metropoli, ormai consolidata capitale italiana del crimine, tra violenze sessuali, inseguimenti in pieno giorno, rapine violente e aggressioni dal centro alla periferia, ci manca solo che strade e piazze restino senza illuminazione non appena cala il sole...

 

 

 

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