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Milano, a 93 anni abbatte il rapinatore a mani nude: "Un solo colpo", chi è quest'uomo

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"Quando mi sono trovato davanti quella pistola ho reagito d’istinto": Attilio Fini, 93 anni, leggenda della scherma italiana, ha raccontato al Giorno di essere riuscito a mettere in fuga un rapinatore che voleva rubargli l'orologio a Milano. È successo lunedì 18 dicembre nel tardo pomeriggio in zona Washington. Lo storico ct azzurro dell'oro a Monaco 1972 stava rientrando a casa dopo una passeggiata quando ha subito l'aggressione: "Mi si avvicina questo soggetto intorno ai
trent’anni. Mi punta una pistola al petto. Mi dice che vuole il mio orologio - ha raccontato Fini -. D’istinto gli ho tirato un colpo sulla mano, la pistola è caduta. Poi gli ho dato una spinta e lui è caduto tra le moto che erano parcheggiate a bordo della strada". 

"Per mia fortuna - ha proseguito - è rimasto incastrato tra i mezzi e non è riuscito a rialzarsi e subito dopo sono arrivati due ragazzi che lo hanno bloccato e chiamato la polizia". Fini ha rivelato di non avere avuto paura: "Non c’ho pensato: l’ho colpito e basta. Anche perché se uno si mette a pensare a quello che gli può succedere, addio: è finita". Riguardo a quello che era l'obiettivo del rapinatore, invece, il 93enne ha detto: "Avevo un orologio che era appartenuto a mio suocero, un ricordo di famiglia". 

 

 

 

Quanto successo a Milano, comunque, sarebbe un fatto di poco conto rispetto alle sue battaglie sportive: "Quelle che ho combattuto in pedana e nella Federazione sono state molto più dure di quella con il rapinatore". La città, in ogni caso, resta nel suo cuore nonostante la disavventura: "È vero che la sicurezza in strada è un problema, ma io continuerò a fare le mie passeggiate. Anzi, stasera andrò con mia moglie al Manzoni a farmi quattro risate come facciamo da tanti anni ormai".

 

 

 

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