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Monza, finto cieco alla guida del Suv e col reddito M5s: arrestato

Giorgio Valleris
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Un cieco che guida la sua macchina e un paraplegico che si alza regolarmente dalla sua sedia a rotelle. Se fossimo in un film di Checco Zalone o in una qualsiasi altra commedia all’italiana ci sarebbe da riderci su di gusto. Purtroppo, però, è tutto vero.

Protagonisti non i soliti “furbetti” di casa nostra bensì due cittadini pachistani che, nelle scorse ore, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza per aver finto invalidità e aver percepito sussidi per ben 66mila euro. L’ordine di custodia cautelare è stato firmato dal gip di Monza. Si tratta di un 28enne residente a Misinto (Monza), in carcere per essersi finto cieco assoluto e aver percepito il reddito di cittadinanza dichiarando di essere in Italia da più di dieci anni, e di un connazionale 48enne residente a Cesano Maderno agli arresti domiciliari per aver finto un’invalidità tanto grave da costringerlo in carrozzina, anche lui percependo illecitamente sussidi.

 

 

 

Peccato che se il primo guidava la sua auto senza problemi, l’altro utilizzava la carrozzina solo quando era stanco di camminare. Per entrambi le accuse a vario titolo sono per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico per induzione, indebita percezione del reddito di cittadinanza e autoriciclaggio. L’attività di indagine condotta dalle fiamme gialle della Compagnia di Seveso, si è concentrata inizialmente su un cittadino pachistano residente a Misinto, percettore di pensione speciale e indennità di accompagnamento per cecità assoluta. Le investigazioni, portate avanti con la collaborazione dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, hanno consentito di pizzicare l’uomo mentre conduceva una vita del tutto normale, tanto da permettergli di guidare con disinvoltura un’autovettura di grossa cilindrata di sua proprietà.

 

 

 

Questo truffatore non si è limitato a percepire indebitamente sussidi di invalidità per circa 25.000 euro ma, si era intascato perfino il reddito di cittadinanza, portando a casa altri 2.700 euro a spese dei contribuenti. Se l’ex Ministro Di Maio, quando è stato varato il reddito di cittadinanza aveva annunciato di aver “abolito la povertà”, lui può dire di aver addirittura sconfitto la cecità. Scherzi a parte, si tratta di una vicenda che ha dell’assurdo. Ma passiamo al suo degno compare: perché le indagini hanno permesso di svelare come la presunta menomazione fisica di un secondo soggetto pachistano residente a Cesano Maderno, percettore di sussidio di invalidità erogati dall’Inps per oltre 41.000 euro dal 2021 al 2023, fosse in realtà una completa invenzione. Anche in questo caso, le indagini hanno permesso di appurare come il falso invalido, privo di uso funzionale di arti superiori ed inferiori con necessità di assistenza continua (quindi dichiarato inabile a compiere gli atti quotidiani), fosse in realtà in grado di camminare senza problemi come documentato da filmati registrati dai finanzieri.

 

 

 

I FURBETTI

Ma non è finita qui. Nei video si vede infatti il soggetto alzarsi autonomamente dalla propria sedia a rotelle, attraversare la strada e salire a bordo dell’autovettura del connazionale finto cieco. Già, perché le due “risorse”, come certa retorica di sinistra le definirebbe, si conoscono. Anzi sembrano pure essere grandi amici. Tanto per contestualizzare il fenomeno, in Italia ci sono 2,8 milioni di invalidi e tra questi si nasconde qualche migliaio di truffatori che rubano allo Stato - quindi a noi - qualcosa come 365 milioni di euro. Un vero e proprio esercito di “falsi invalidi”, che, a volte in proprio a volte con l’aiuto della criminalità organizzata, ruba quanto spetta a coloro che hanno un’invalidità reale. Questa volta, il teatro di questa odiosa messa in scena non è qualche piccolo centro del sud Italia, come qualche immaginario potrebbe suggerire, ma l’operosa Brianza dove i due pachistani si erano trasferiti. Tutto il mondo è paese.

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