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Milano, chiodi e lamette nei piatti della mensa? "Messi da qualcuno"

Gigia Pizzulo
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Potrebbe quasi non far più notizia il ritrovamento di un corpo estraneo nel cibo della mensa servito da Milano Ristorazione. Dopo il bullone, i pezzi di vetro e il coleottero, martedì nel refettorio della scuola elementare Ariberto, che fa capo all’istituto Cavalieri, un bambino di quinta elementare ha trovato un chiodo all’interno dell’insalata di patate e fagiolini. È stata la stessa dirigente scolastica, Marina Giulia Vincelli, a darne notizia ai genitori attraverso una circolare. «A segnalare il corpo estraneo è stato un alunno che ha avvertito la maestra e quest’ultima lo ha riferito alle scodellatrici, le quali hanno preso in consegna il piatto per le analisi del caso. L’istituto ha immediatamente fatto la segnalazione attraverso la procedura standard che ha prodotto l’avvio delle indagini sul caso». Ieri la preside si è recata in mensa per assistere alla consegna delle termiche e ha chiesto al personale di prestare la massima attenzione.

Un episodio che contribuisce a creare preoccupazione tra i genitori, dal 28 febbraio a oggi è successo di tutto nelle refezioni scolastiche. Prima pezzi di vetro trovati all’interno di un panino integrale, da parte di una studentessa delle elementari del comprensivo Rinnovata Pizzigoni. Il 4 marzo la scoperta di altri frammenti, questa volta però nel pane bianco, effettuata da due allievi di una scuola elementare del Municipio 9. Il 6 marzo, invece, era stata un’insegnante delle elementari di via San Giacomo a trovare all’interno della crema di verdure miste un pezzo di insetto.

 

 

 

Ora il chiodo. La vicenda comincia a destare anche un po’ di perplessità, qualcuno insinua si possa anche trattare di boicottaggio, pare inverosimile che con tutti i controlli di queste settimane da parte della stessa Milano Ristorazione, del Comune, dei Nas e di Ats si trovino ancora oggetti nel cibo. Nelle chat di classe le mamme, oltre all’ansia e alla preoccupazione, fanno anche delle illazioni alla luce del fatto che «il cibo passa sotto un metal detector prima di essere portato in tavola quindi è quasi impossibile che non si fossero accorti del chiodo, tra l’altro pare fosse conficcato nel pezzo di patata».

Intanto un primo sopralluogo è stato effettuato già ieri mattina nell’istituto. Il Comune spiega, in una lettera ai genitori della Commissione mensa, che si tratterebbe di uno scherzo degli alunni, e che non sarebbe il primo. Il chiodo, «simile a molti altri presenti nella scuola, è stato inserito nei pezzetti di patata successivamente alla fase di somministrazione». Un episodio non isolato visto che negli ultimi giorni si sono verificati diversi casi tra lamette nella crescenza e ferma cappelli nel purè.

«Gli episodi si stanno riproponendo con una frequenza preoccupante – dice Marco Bestetti, presidente della Commissione sulle Partecipate al Comune di Milano – la questione potrebbe aprire anche ad una ipotesi di dolo. Proprio per questo ritengo indifferibile, da parte dei dirigenti della società e dell’assessore Scavuzzo, partecipare alla Commissione e raccontarci cosa sta accadendo». La situazione per il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, Riccardo Truppo, rimane «estremamente allarmante» e le famiglie milanesi «devono essere rese edotte dello stato d’emergenza in corso». «Evidentemente le falle del sistema non sono state ancora scoperte e ora ne abbiamo una triste conferma. Tutto ciò è inaccettabile», chiude Truppo.

 

 

 

«Abbiamo superato ogni limite, con la salute dei più piccoli non si può scherzare – dice Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale -. All’interno dell’azienda qualcosa non sta funzionando». Verri e i giovani della Lega nei prossimi giorni saremo davanti alla sede di Milano Ristorazione per dare voce alle migliaia di famiglie che non tollerano più disagi per i loro piccoli e che nelle scorse settimane avevano anche avviato una petizione per cambiare gestore del servizio mensa, con oltre 3.000 firme. «Nell’Istituto Comprensivo Perasso (plesso di via San Mamete, 11), nel quartiere Adriano, una bimba della primaria ha trovato nella frittata un pezzo di polistirolo – aggiunge Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale - Ho ricevuto decine di chiamate da mamme e papà preoccupati dalla situazione. Non si può vivere nell’angoscia, intimare ai bimbi di fare attenzione e di verificare bene cosa mangiano, né si può chiedere alle educatrici di ispezionare tutti i piatti». Anche la Procura di Milano si muove e apre un’inchiesta con l’ipotesi di reato di «commercio di sostanze alimentari nocive», mentre i carabinieri dei Nas stanno svolgendo accertamenti.

 

 

 

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