"Stiamo attuando un Pgt ombra... E con alte parcelle"

di Massimo Sanvitogiovedì 17 luglio 2025
"Stiamo attuando un Pgt ombra... E con alte parcelle"
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È il 23 maggio del 2023. Giuseppe Marinoni sta parlando via chat con Federico Pella: «Se riuscissimo a concludere anche solo metà dei lavori che abbiamo avviato in questi sei mesi avremmo lavori per il prossimo lustro...». A dicembre l’ex presidente della Commissione per il Paesaggio rincara la dose: «Stiamo attuando un Pgt ombra (risata). E con alte parcelle». È sul partenariato pubblico-privato per la realizzazione e la gestione di progetti urbanistici che la discussione converge. E il manager di J+S risponde: «Cerchiamo di tararci al meglio e trovare un equilibrio per qualità e collaborazione tecnica. Poi spacchiamo». Dalle chat tra Marinoni e Pella, secondo i pm, «emerge» che il «sindaco Sala e il direttore generale Malangone condividono e appoggiano le strategie di Marinoni» e delle società «coinvolte» nelle operazioni immobiliari.

Per gli inquirenti, tra l’altro, nel 2024 Marinoni e Pella avrebbero portato avanti anche «trattative per coinvolgere Carlo Masseroli, ex assessore di Milano» e «attuale manager di Nhoods (società di servizi e soluzioni immobiliari specializzata nelle rigenerazioni urbane, ndr)». Altri messaggi telefonici agli atti sono quelli tra l’archistar Stefano Boeri e il sindaco Beppe Sala. Il 21 giugno del 2023, il giorno prima di una seduta della Commissione Paesaggio, il primo scrive al secondo su whatsapp: «Ciao Beppe. Scusa il disturbo su un tema che mi riguarda come prof. Davvero non avrei voluto farlo ma domani ho conferimento in Commissione Paesaggio dopo due bocciature su Progetto Bosco Verticale Porta Nuova. Ne ho parlato a lungo con Giancarlo (Tancredi, ndr), Mario (Vanni, l’allora capo di gabinetto del sindaco, ndr) e Malangone (il direttore generale del Comune, ndr).

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Marinoni sta sbagliando nel chiederci variazioni che non c’entrano nelle competenze della commissione. E non solo con noi. Se insiste rischiano rottura e ricorso Tar e Catella che va sui giornali. Ho suggerito di spostare conferimento. Scusa, ultima cosa crearti problemi ma prendilo come warning per domani. Ciao». Toni definiti dagli inquirenti «duri e di comando». Un paio d’ore dopo arriva la risposta del sindaco di Milano: «Mi dicono che non è solo il presidente. Ovviamente so quello che mi riferiscono. E devo fidarmi del giudizio di Giancarlo. Domani mattina comunque rivedo con calma». Il giorno dopo, scrivono i pm, «Boeri manda due vocali a Catella avvisandolo che il progetto ha ottenuto il parere favorevole condizionato, raccontando che le obiezioni di Marino ni erano sparite completamente».

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