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Il Monte San Giorgio diventa una perla dell'Unesco

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Il riconoscimento fa diventare la Lombardia la prima regione per siti riconosciuti dall'organizzazione. Sono sette sui 45 italiani

Roberto Amaglio
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È da sempre vista come una delle regioni più operose e lavorative d'Italia. Tuttavia dal 2 agosto la Lombardia si è riscoperta anche affascinante e di grande richiamo turistico. Dopo che l'Unesco ha attribuito al Monte San Giorgio (Varese) il titolo di patrimonio mondiale dell'Unesco, infatti, la Lombardia è diventata la prima regione italiana per numero di siti riconosciuti (7 sui 45 totali). Il riconoscimento è arrivato lunedì 2 agosto al termine della 34° assemblea generale del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunita a Brasilia. Il Monte San Giorgio è stato premiato per l'alto valore di reperti paleontologici presenti nel sito fossilifero transnazionale, diventando tra l'altro il terzo sito di rilevanza naturaledopo le Isole Eolie e le Dolomiti. "Con questa decisione - commenta il presidente della Regione, Roberto Formigoni - viene confermato una volta di più l'alto valore e la bellezza del nostro patrimonio naturale che si affianca e si integra perfettamente con i beni artistici, architettonici e culturali presenti in tutte le province. Il settimo riconoscimento per la Lombardia sancisce anche in questo campo il primato della nostra regione, luogo di bellezza e terra segnata e arricchita dalla storia in tutte le sue fasi". Come detto sono saliti a sette i siti riconosciuti dall'Unesco. Prima del Monte San Giorgio (il cui “versante” svizzero era già stato riconosciuto nel 2003), la Lombardia poteva vantare: le incisioni rupestri della Val Camonica (riconosciute nel 1978), la Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Milano (1980), l'insediamento industriale di Crespi d'Adda (1995), la ferrovia retica e il trenino del Bernina (2008), il centro storico di Mantova e la cittadina di Sabbioneta (2008).

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