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Invitalia e Blutec investono 95,8 mln per Termini Imerese, riassunti 700 lavoratori

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Roma, 16 feb. (Labitalia) - Invitalia e Blutec, azienda specializzata nella produzione di componentistica per il settore automotive, hanno firmato un contratto di sviluppo per riconvertire e riqualificare il polo industriale di Termini Imerese. L'accordo, si legge in una nota, è stato siglato a Roma da Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, e Cosimo Di Cursi, amministratore unico di Blutec. L'investimento complessivo è di 95,8 milioni di euro, di cui 71 concessi da Invitalia (67 milioni sotto forma di finanziamento agevolato e 4 milioni come contributo in conto impianti). Nell'area degli stabilimenti Fiat sorgerà un nuovo sito produttivo per la fabbricazione di componenti automotive. Rilevante l'impatto occupazionale: il progetto prevede l'assunzione progressiva di 400 ex addetti Fiat, 250 entro il 2016 e 150 entro il 2017. Con un successivo investimento, dedicato all'allestimento di vetture ibride ed elettriche, è prevista l'assunzione di ulteriori 300 addetti entro il 2018. In meno di tre anni, quindi, saranno riassorbiti tutti i 700 ex lavoratori Fiat attualmente in cassa integrazione. Con la firma di oggi, commenta Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, "finalmente scriviamo una pagina positiva di un libro iniziato molti anni fa, nel quale purtroppo erano finora prevalse le difficoltà e le problematiche". "Termini Imerese è un luogo tra i più evocativi del Mezzogiorno. Un tempo sinonimo di sviluppo e occupazione, poi di abbandono e recessione", sottolinea. Con questo investimento, prosegue Arcuri, "ritorna a essere un'area dove si producono beni, dove c'è occupazione e reddito e non, come pure era sembrato, un luogo destinato a un inesorabile declino". "Sia pure in ritardo rispetto agli auspici più ottimistici, e qualche volta malgrado le difficoltà che sembravano insormontabili, Invitalia ha svolto la sua funzione di Agenzia per lo sviluppo e ha restituito a Termini Imerese il ruolo che merita nel panorama produttivo nazionale", conclude.

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