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Filippo Facci: Il giudice ragazzotto

Giulio Bucchi
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Allora: se la maggioranza del Csm (4 togati e 7 laici di destra e di sinistra, compreso un consigliere "grillino") più il presidente della Repubblica (che è anche presidente del Csm) più i vertici della Cassazione (primo presidente e procuratore generale), se tutti questi, insomma, hanno deciso di nominare Franco Lo Voi a capo della procura di Palermo, beh, può darsi che questo Lo Voi qualche requisito l'avesse. Infatti ce l'ha: tuttavia i soliti impallinati antimafia ora paventano un «rischio isolamento» per il processo sulla trattativa, che in realtà è sempre stato isolato: dalla realtà. La stessa realtà in cui era tempo di mettere a capo della procura una persona normale, che si occupasse anche di cose normali. Divertente che Lo Voi, essendo magistrato inattaccabile, ora venga attaccato per un suo pregio: infatti ha «solo» 57 anni, che secondo i suoi detrattori sarebbero troppo pochi. Non a caso il Fatto Quotidiano sosteneva «l'esperienza» dei visionari Guido Lo Forte e Sergio Lari, due che vanno per i settanta e che saranno pensionati entro tre anni o quattro anni: peccato che l'incarico a Palermo ne duri otto. Divertente, pure, che il solito Marco Travaglio ieri abbia strillato così: «È un replay dell'operazione che nel 1988 portò l'anziano Antonino Meli e non l'esperto Giovanni Falcone al vertice dell'Ufficio Istruzione». Dunque Meli era anziano, secondo Travaglio. È vero: infatti aveva la stessa età che, ora, hanno Lari e Lo Forte. Falcone, invece, aveva otto anni meno di Lo Voi. di Filippo Facci

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