Cerca
Cerca
+

Feltri: "Cesare Battisti la farà franca perché è un comunista di merda"

Esplora:

Giovanni Ruggiero
  • a
  • a
  • a

Il mio amico Renato Farina si illudeva, ma non troppo, che l' assassino Cesare Battisti (nome e cognome francamente eccessivi) dopo l' arresto in Sudamerica venisse rispedito in Italia per scontare tre ergastoli. Figuriamoci. Questo pessimo individuo è già stato scarcerato e ciò non mi stupisce affatto. Egli continuerà a essere un latitante protetto dal Brasile, il quale stima i criminali purché di sinistra, cioè delinquenti efferati al servizio di rivoluzioni immaginarie. Battisti rimarrà dov' è ora e nessuno gli torcerà un capello. Motivo? Semplice: è un comunista di merda, come tanti in questo mondo, quindi meritevole di farla franca anche se ha sulla coscienza un numero esagerato di omicidi compiuti per sovvertire l' ordine democratico. Sono trascorsi decenni dal tempo in cui lo spregevole individuo uccise, cosicché di lui nessuno, tranne i familiari delle sue vittime, si ricorda. Se chiedi a una persona comune chi sia il Battisti, ti risponderà che è un santo, un cristiano cui rivolgere preghiere. Invece quello di cui parliamo è un bastardo che premeva il grilletto per stecchire poveri cristi inclini a non sventolare bandiere rosse. Non c' è e non ci sarà verso di fargli scontare le pene che si è meritato. D' altronde non mi risulta che siano ancora in galera i brigatisti e i fetenti di Prima linea cui sono stati attribuiti centinaia di delitti infami. Tutti liberi, la maggioranza perché si è dichiarata pentita, altri perché in fondo erano ragazzi che sparavano per un ideale, schifoso, ma pur sempre ideale. I criminali comunisti sono sempre stati perdonati dalla giustizia, dalla politica e perfino dal popolo. Essi sono stati autori di stragi dalla fine della Seconda guerra mondiale e hanno continuato a sopprimere presunti nemici negli anni Settanta, ma non hanno mai pagato adeguatamente. Coloro, una massa, che si dichiaravano dissociati dalla lotta armata, venivano graziati, quindi scarcerati e immessi di nuovo nella società, come se nulla avessero combinato. Alcuni hanno pure fatto carriera, tengono lezioni all' università o addirittura sono o sono stati in Parlamento. Predicano, concionano, si danno un sacco di arie. Se questa è la realtà, e lo è, ovvio che il pirla furbissimo riparatosi in Brasile, Cesare Battisti, non sarà estradato e seguiterà a fare la bella vita nel Paese che lo ha ospitato con ogni onore. Il famigerato Lula gli concesse lo stato di rifugiato politico in eterno. Nulla di eccezionale, visto che i fessi italiani hanno regalato la libertà ai porci protagonisti del terrorismo patrio di cui solo noi vecchi abbiamo memoria, avendolo vissuto e combattuto. Siamo rassegnati a convivere gomito a gomito con coloro che ci volevano morti e sepolti e che hanno sterminato giornalisti e magistrati colpevoli di essere seri e senza macchia. Oggi a Milano sfilano numerosi antifascisti da diporto, che non hanno visto una camicia nera. Non si è mai assistito a una manifestazione contro i comunisti che hanno tenuto in scacco mezza Europa, chiudendola nella Cortina di ferro. Già, siamo europeisti del menga. di Vittorio Feltri

Dai blog