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Vittorio Feltri: Silvio Berlusconi al 20% fa saltare i piani degli avversari

Eliana Giusto
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La campagna elettorale, pur nell'indifferenza sostanziale del popolo, va avanti riservando qualche sorpresa, che si evince dai sondaggi, la cui attendibilità è discutibile fino a un certo punto. I dati più impressionanti riguardano il movimento grillino, che sfiora il 30 per cento, e Forza Italia che avanza a passo svelto, sorpassa la Lega e si avvicina al 20 per cento. Significa che il Pd ha aggravato la propria crisi dovuta a uno sfaldamento interno provocato da liti intestine e scissioni che la base non capisce, come non le capiamo noi. Precisiamo. A noi della sinistra non importa niente, ma non possiamo non considerarla. Se perde terreno lo dobbiamo registrare. Ci stupisce che i pentastellati seguitino invece ad aumentare la massa dei simpatizzanti. Non ne hanno combinata una giusta eppure la gente li segue e li sceglie quali rappresentanti. Un fatto curioso e sorprendente, difficile da giustificarsi. Tant'è. E occorre prenderne atto. È probabile che il successo di Grillo dipenda da una formula magica: il vaffanculo della prima ora, che esprimeva e continua ad esprimere uno stato d' animo diffuso, la nausea per i partiti tradizionali, specialmente quelli progressisti, che hanno promesso tanto e mantenuto zero. Nel disastro generale della politica, spicca la rinascita di Berlusconi, il quale dopo essere stato condannato, espulso dal Senato, dileggiato e svillaneggiato è ancora qui sulla cresta dell'onda a minacciare quelli che lo volevano morto. Viene da ridere. Silvio che torna per condizionare l'agenda romana è qualcosa di sensazionale. Vuol dire che molti italiani hanno più fiducia in lui che in coloro che lo hanno combattuto con tutte le armi, anche le peggiori, compresi i complotti e le congiure giudiziarie più squallide.  Se il vento non cessa di soffiare a suo favore, ed è probabile, il Cavaliere con la sua Forza Italia rigenerata a primavera sarà in grado di sfiorare o superare quota 20 per cento e allora ne vedremo delle belle. Sarà sempre lui, ottantenne combattivo e irriducibile, a menare il torrone politico. Ci divertiremo a osservare le reazioni dei suoi avversari. Sarà spassoso constatare quale governo e quali alleanze usciranno dalle urne. Un fatto comunque è certo. I conti si dovranno fare per l' ennesima volta con l' ottuagenario dato mille volte per spacciato e viceversa ancora in sella e pronto a saltare ogni ostacolo, incluso quello grillino. di Vittorio Feltri

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