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Nunzia De Girolamo: Che rabbia la festa di compleanno negata al bambino autistico

Giulio Bucchi
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I limiti sono nella nostra mente, e, seppur facciamo di tutto per nasconderli, ogni tanto si manifestano. Alcuni limiti, mi permetterete il gioco di parole, vanno oltre i limiti. Questa settimana, Piazza del Popolo, la nostra e la vostra piazza, racconta la storia di Francesco, un bambino affetto da autismo. Ed è così che, alcuni limiti, incomprensibili ed ingiustificabili, trasformano una festa di compleanno, in un caso doveroso di essere raccontato. La mamma del piccolo Francesco, aveva organizzato la festa di compleanno del suo bambino invitando tutti i suoi compagni di asilo. Torta palloncini, candeline e, soprattutto, l' entusiasmo di una madre che, per un giorno, sperava di vedere suo figlio sorridere. Invece no: partecipa un solo bambino e la sala resta vuota e diventa la cornice di una società che a volte sa essere crudele persino con una anima fragile. È una storia triste. È la rappresentazione dell' assenza di solidarietà e di comunità. È, purtroppo, uno spaccato di una società che ha dimenticato l' umanità. Leggendo questa storia, grazie ai miei amici del web, ho avuto un pensiero fisso: la reazione del piccolo Francesco. Ancora inconsapevole di un mondo nel quale, i limiti, prima di tutto, sono quelli che imponiamo a noi stessi. I limiti, quelli che, alcuni della nostra generazione stanno inculcando, erroneamente, anche ai propri figli. Ma abbiamo il dovere di indignarci e di reagire. Come ha fatto la coraggiosa mamma di Francesco, che, ha racconto questa storia sui social, pur di abbattere il muro del silenzio. Un silenzio di cui è complice uno Stato assente e carente nelle politiche di supporto all' autismo. Un silenzio che provoca un rumore assordante nel cuore di ognuno di noi, se solo ogni giorno provassimo ad immedesimarci negli altri, in coloro che sono meno fortunati e che soffrono la solitudine di un sistema paese, che ormai non funziona neanche nei rapporti umani. I medici dicono che i bambini autistici mostrano meno attenzione agli stimoli sociali, sorridono e guardano meno gli altri negli occhi, differiscono più incisivamente riguardo alle norme sociali. E, dispiace, che, nel caso specifico, genitori, in fondo, abbiano scelto per i loro figli. Perché, sono certa, i bambini non hanno ancora limiti. Spesso, purtroppo, sono alcuni genitori che gliene danno alcuni. Io comunque, piccolo Francesco, verrò virtualmente alla tua festa di compleanno. Ti porterò un palloncino attraverso la piazza dei miei like. E Chissà forse in tanti faranno lo stesso, per dimostrarTi che esiste ancora un mondo migliore. Ho voluto farti gli auguri, a mio modo, anche sulle mie piattaforme virtuali. Quelle da cui, la Tua coraggiosa mamma, ci ha raccontato questa storia. Non per vittimismo, ne sono certa. Ma perché alcuni limiti, possano essere, una volta per tutte, superati! Buon compleanno Francesco! di Nunzia De Girolamo

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