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Vittorio Feltri: "Sinistra ridicola. Ha ucciso il 25 aprile (e fa vincere le elezioni a Matteo Salvini)"

Cristina Agostini
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Complimenti agli antifascisti di maniera, da osteria e da centri sociali che sono stati in grado di trasformare il 25 aprile in una buffonata irresistibilmente comica. Non mi riferisco solo a quanto è avvenuto a Milano: in tutta Italia la festa della Liberazione dal duce e dei suoi manipoli è stata una occasione volgare per denigrare Salvini, facendolo passare pubblicamente come un pericoloso gerarca. Una operazione stolta organizzata dalla sinistra più becera incapace di leggere correttamente la realtà e buona a nulla, come si evince dallo stato comatoso in cui si è ridotta. Matteo issato al vertice di una presunta dittatura di stampo mussoliniano è peggio di una forzatura: è un imbroglio che non funziona ai fini di prendere in giro il popolo italiano, il quale nutre nei confronti del leader leghista una fiducia illimitata. Non è un caso che il capo del Carroccio sia in testa a qualsiasi sondaggio che misuri attualmente il gradimento degli uomini politici in vista. Leggi anche: E ti pareva? "Certo che sì". Boldrini partigianissima, come si presenta in studio il 25 aprile: il "dettaglio" Di Maio è in rotta di collisione col proprio elettorato, le sue preferenze calano vistosamente ogni dì. Il Pd, con il povero Zingaretti al comando, è asfittico.  L' unico che guadagni consensi a vista d'occhio è Salvini. Il motivo del suo successo non è difficile scoprirlo. Egli interpreta il sentimento della gente, che non è certo fascista, ignorando totalmente la tradizione ducesca, lo spirito che animava le camicie nere e l' intera paccottiglia ideologica che sosteneva la necessità di "dissetare" i rari contestatori con bottiglie di olio di ricino. Alberto da Giussano non ha mai usato il manganello e attribuirgli l' idea di mortificare con la violenza gli avversari è da manicomio. La storia del fascismo è stata tragica, mentre quella degli antifascisti sfiora il ridicolo, specialmente ora che gli squadristi, quanto i partigiani, sono sepolti al cimitero ed è impresa velleitaria tentare di farli risorgere nella speranza vana di riempire le piazze e svuotare le urne piene di voti a favore di Matteo. I riti ripetitivi e noiosi del 25 aprile affidati ai compagni non servono a resuscitare i morti del secolo scorso. Salvini vincerà le elezioni perché tiene l'orecchio vicino alla base, mentre i suoi competitori inseguono i fantasmi di un'epoca remota che non vale neanche la pena di rammentare. di Vittorio Feltri

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