Vittorio Feltri e Milano bloccata per Sergio Mattarella: "Inutile, serve solo a rompere i c*** agli italiani"
Ieri a Milano sono arrivati Mattarella, presidente della Repubblica, e la Casellati, presidente del Senato, e si sono recati alla Scala per parlare, anzi per udire le lagnanze di Confindustria verso le decisioni del governo più sprovveduto che gli italiani abbiano avuto, pur abituati ad essere guidati da incompetenti, gente che si improvvisa amministratrice della nazione non essendo in grado manco di badare a un condominio di periferia. Al posto dei due alti rappresentanti delle istituzioni, ci saremmo astenuti dal venire in terra lombarda per assistere alle esibizioni inutili degli imprenditori, i quali da sempre predicano inascoltati allo scopo di convincere l' esecutivo a dare loro retta. Ma il punto è un altro. La metropoli, per accogliere il capo dello Stato e la signora di Palazzo Madama, è stata paralizzata dalle prime ore del mattino. Perché? Giusto rendere omaggio a due autorità, ciò è innegabile. Sarebbe andata bene anche la partecipazione della banda musicale, tuttavia non c' era motivo di bloccare le vie ore e ore danneggiando i cittadini impegnati a guadagnarsi il pane, come usa qui al Nord, già pregiudicati in modo grave un venerdì sì e uno no dagli scioperi dei trasporti eccetera. Insomma, è assurdo che in assenza di lavoratori impegnati a protestare, per ragioni misteriose, si mobilitino le forze dell' ordine al fine di impedire lo smaltimento del traffico solo perché il capo del Quirinale e del Senato vanno nel teatro più importante del Paese per non dire niente di decisivo. Non si capisce il motivo per cui a Roma ogni giorno circolino politici di qualsiasi livello e non c' è chi se ne curi, mentre se a Milano giungono Mattarella e la Casellati si debba immobilizzare la città, rendendola impraticabile. Nella quale, sia detto con rispetto, per parecchio tempo non è stato possibile circolare, strade ingolfate di automobili, clacson impazziti, bestemmie à gogo, imprecazioni. Che senso aveva tutto questo? Nessuno al Settentrione si sogna di fare del male a Mattarella o alla Casellati, per cui allestire un apparato difensivo così rigido non serve a tutelare la loro incolumità, bensì soltanto a rompere i coglioni alla gente che sgobba per spingere il Paese fuori dalle secche in cui il governo più scemo della storia lo ha spinto. di Vittorio Feltri