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Tremonti come Grillo: "La Camera è inutile"

L'ex ministro spiega così le sue assenze in Aula: "Un sistema dove fai 40 decreti e 40 fiducie è assurdo"

Nicoletta Orlandi Posti
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  Giulio Tremonti si candiderà alle prossime elezioni politiche con una sua lista. L'annuncio è arrivato direttamente dall'ex ministro nella sede della stampa estera. La lista, i cui punti programmatici saranno presentati sabato prossimo a Rimini, si chiamera "Lista Lavoro e Libertà 3L" o "Avanti insieme", nome quest'ultimo che evocare la storica testata socialista. "Destra e sinistra sono termini vecchi, io preferisco parlare di programmi - ha detto Tremonti rispondendo alle domande su eventuali alleanze - ci rifaremo alla tradizione socialista e a quella cattolica, ma di certo non staremo con le banche e con la finanza. Il nostro obiettivo non è complicare il quadro politico, ma il contrario" - ha aggiunto Tremonti che non ha anticipato nessuno dei punti che caratterizzeranno il programma del movimento. Una cosa però è certa: "Questo Paese deve avere un governo eletto dai cittadini: non credo all'oligarchia, al cesarismo, credo alla democrazia", ha detto Tremonti a chi gli chiedeva un parere sull'eventuale Monti bis.L'ex ministro dell'Economia è poi assai duro relativamente al rapporto instauratosi tra l'attuale esecutivo e le Camere, quando deve  ribattere a chi gli contesta la sua decisione di non partecipare più ai lavori del Parlamento: "sembra la Camera dei fasci e delle  corporazioni -dice citando una frase di Beppe Grillo - non c'è più democrazia, non c'è più dibattito, non c'è un provvedimento che non  passi con la fiducia. Non si vota più liberamente, dopo 40 voti di  fiducia credo che ci sia qualche problema. Un sistema dove fai 40  decreti e 40 fiducie è un po' fuori dal balcone". Tremonti ribadisce poi la necessità di superare l'attuale esecutivo: "non voglio che il mio Paese sia una permanente anomalia. Cesarismi e oligarchie possono trovare sede in un'altra parte, non nel mio Paese". La decisione di scendere direttamente in campo, ha aggiunto Tremonti, "non ha nessuna logica di rivincita nei confronti di Berlusconi". "Se mi sto allontanando dal Pdl? Credo che sia il Pdl che si sta allontanando da me...", ha aggiunto. "Vogliamo entrare in Parlamento con tanti giovani anche se non credo che l'età anagrafica sia a prescindere un fatto di per sè positivo. E chi avrà incarichi politici dovrà guadagnare meno dei precari". Quanto al futuro dell'Europa, Tremonti è coinvinto che "non è possibile andare indietro con l'euro, la scelta è irreversibile - ha detto - ma si deve andare avanti con l'Europa, introdurre democrazia nel sistema con un referendum sull'Europa del futuro. Abbiamo l'Europa, dobbiamo avere gli europei".  

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