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Berlusconi su Fede: "Una delusione". E gli toglie il saluto

Il Cavaliere prende le distanze dall'ex direttore del Tg4, ma lo mantiene a libro paga. Lo racconta Briatore alla Santanché

Roberto Procaccini
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  "Una bella delusione, una tristezza". E' in questi termini che Silvio Berlusconi parla di Emilio Fede, colpevole di non essere stato un amico sincero. Il Cavaliere si sente tradito per la cresta che l'ex direttore del Tg4 si faceva sui prestiti all'impresario Lele Mora. E, così, ora, ne parla come di una delusione. Almeno così racconta Flavio Briatore a Daniela Santanché in conversazioni telefoniche intercettate dalla Guardia di Finanza. I due a loro volta su Fede ci vanno giù duro: "Un figlio di puttana", stigmatizza il primo; una "Testa di Cazzo", ribadisce la seconda. Giro di intercettazioni - Fede ha mentito fino all'ultimo a Berlusconi sui soldi. Il Cavaliere ne pensa malissimo, evita di frequentarlo e per un periodo gli ha tolto anche il saluto. Lele Mora è prossimo all'esaurimento nervoso ed è nei guai. E' (anche) di questo che parlano Briatore e Santanché in un alcune telefonate registrate dalle Fiamme Gialle nell'ambito di un'inchiesta per evasione fiscale sul proprietario del Billionaire (intercettazioni riportate dal Fatto Quotidiano). Siamo nella primavera del 2011 e il quadro che emerge sul rapporto Berlusconi-Fede è di un'amicizia svuotata di significato: sebbene il cavaliere lo chiami ancora "Emiliuccio" e gli paghi stipendio (20mila euro al mese), autista e ufficio, non ha più di lui nessuna considerazione. Così come intercettazioni mettono oggi in imbarazzo l'ex direttore Tg4, furono sempre delle intercettazioni a rovinargli i rapporti col Cavaliere. Nell'ambito del Rubygate, la Procura di Milano lo colse al telefono con Lele Mora mentre si accordava su un prestito da chiedere a nome dell'impresario dello spettacolo, ma da dividersi al 50 per cento tra i due. La rottura - Flavio Briatore sintetizza così la vicenda in una telefonata del 3 aprile 2011: "Fede si è comportato molto male - dice - perché Mora era in estrema difficoltà e l'altro gli ha preso il 50 per cento dei soldi. E poi lui - continua riferendosi a Fede - è andato dal presidente: 'No ma erano soldi che gli ho prestato', invece non è vero niente".   

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