Il fratello neocatecumenale di Renzi bacchetta il premier per la legge sui gay
La famiglia Renzi è una famiglia ultra-cristiana che vive al limite del fanatismo religioso, racconta il Giornale. Il padre del priemer, Tiziano, che ogni domenica suona l'organo e canta alla Messa parrocchiale, che due volte l'anno va con la moglie in pellegrinaggio a Medjugorije e su Facebook posta in continuazione le immagini della Madonna, ha cresciuto i suoi quattro figli (Matteo, Samuele, Benedetta e Matilde) con una rigida educazione scoutistica cattolica secondo i precetti del "Rinnovamento dello Spirito Santo", un movimento ecclesiastico che parte dall'esperienza di una nuova effusione dello Spirito Santo. Matteo, pur essendo molto devoto, pur praticando con la moglie Agnese Landini (che ha un fratello prete) esercizi spirituali una volta l'anno dal gesuita don Enrico Deidda, è l'unico dei fratelli ad aver in qualche modo, complice la politica, ammorbidito le posizioni integraliste di famiglia. Cosa che non sembra essere andata giù al fratello Samuele, 31 anni, neocatecumenale che vive in Svizzera e fa il pediatra. E poiché Samuele è uno che le cose non se le tiene, e le dice anche a costo di andare contro il fratello premier, qualche giorno fa, lui che non ama far parlare di se, che non ha neanche una foto su Internet, è sbottato in pubblico. Secondo quanto racconta intelligonews.it, due giorni fa a Pontassieve, al termine di un convegno nel quale si affrontava tra gli altri il tema dell'omosessualità, Samuele Renzi ha preso il microfono e si è scagliato contro l'ideologia omosessualista appoggiata dal governo di suo fratello a partire dal ddl di Ivan Scalfarotto, la proposta di legge per il contrasto all'omofobia e alla transfobia. Matteo, imbarazzato, ha incassato il colpo.