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Gian Antonio Stella copia "Libero": non cita (e copia pure male)

Andrea Tempestini
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E venne il giorno in cui anche il Corriere della Sera si accorse che in Toscana qualcuno ha alzato il gomito e ha iniziato a dire che le vigne sono «banali» e rovinano il territorio. Se n'è accorto Gian Antonio Stella, cantore degli sprechi della politica che però non ha sprecato una riga per citare le paginate già dedicate da Libero all'argomento, primo giornale a livello nazionale. Passiamoci sopra, anche al fatto che per quattro volte Stella chiama «rittocchino» una tipologia di vigneti demonizzata dal nuovo Piano paesistico: non c'è unanimità sulla dizione esatta, si dice «rittochino» (Garzanti) o «ritocchino» (in Toscana), di certo non «rittocchino». Passiamoci sopra, come al fatto che il termine ultimo per presentare critiche al Pit è il 29 settembre, non il 26. Bastava copiare Libero.

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