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Luca Cordero di Montezemolo, tutti i segreti sulla sua buonuscita dalla Ferrari

Andrea Tempestini
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Mister 27 milioni: lui è Luca Cordero di Montezemolo, dopo 23 anni abbandona la Ferrari, e come buonuscita incassa l'iperbolica cifra (certo, al di sotto di certe voci circolate negli ultimi giorni secondo le quali l'assegno sarebbe potuto arrivare a centinaia di milioni di euro). Ventisette milioni e quella battuta nella conferenza stampa al fianco di Marchionne: "La Fiat sappia che è sempre troppo poco". Una battuta che è indice del fatto che tra Montez e Marchionne, prima della definitiva rottura, ci potrebbe essere stato un ferrato braccio di ferro sul compenso. Ma tant'è, si è chiuso a 27 milioni. I calcoli - Nel dettaglio, la buonuscita dell'ex presidente del Cavallino prevede "l'indennità di fine mandato attribuitagli sin dal 2003 e già descritto nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata dalla società, pari a cinque volte la componente fissa della remunerazione annua di 2,7 milioni e quindi in totale di 13.710.000 pagabile nell'arco di vent'anni", spiega una nota diffusa da Fiat a mercati chiusi. Ai 13 milioni e rotti si sommano poi 13,2 milioni che "obbligano" Montezemolo a non svolgere nessuna attività in concorrenza con il gruppo Fiat sino al marzo 2017. Sconti e scorte - La nota prosegue: "Sarà corrisposta la componente fissa e variabile della remunerazione dovuta sino a tale momento che corrisponde alla originaria scadenza del mandato in Ferrari, complessivamente pari a 13,2 milioni da erogare entro il 31 gennaio 2015". Insomma, parte del pagamento avverrà a rate. A Montez, inoltre, viene riconosciuto il diritto di conservare "in via temporanea il diritto di acquistare prodotti del gruppo Fiat con alcune facilitazioni nonché di usufruire di taluni servizi attinenti alla sicurezza": in soldoni, a Luca Cordero spetteranno degli sconti nel caso volessa acquistare una Panda (o un bolide di Maranello) e anche, si evince, una socrta personale. Il "totalone" - Una bel "pacchetto", insomma, per Montez, che va ad aggiungersi a quanto già incassato nel corso della sua parabola ferrarista. Due rapidi calcoli li effettua il Corriere della Sera, che sottolinea come negli ultimi dieci anni, tra stipendi, stock option e bonus, Montezemolo ha già incassato dalla Ferrari compensi per circa 112 milioni complessivi.

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