Lite Santoro-Travaglio: verso l'incontro decisivo
C'è attesa per capire come possa concludersi la querelle tra Michele Santoro e Marco Travaglio scoppiata giovedì scorso durante l'ultima puntata di Servizio Pubblico. In tanti, dopo il botta e risposta a colpi di note ed editoriali firmate dal teletribuno e da Marco "Manetta", cercano di capire se giovedì prossimo Travaglio sarà ancora sulla barca di Servizio Pubblico o se uscirà di scena. In queste ore le indiscrezioni che arrivano dal fronte di Servizio Pubblico, secondo Dagospia, parlano di un incontro tra i due litiganti previsto per domani mattina in cui cercheranno di prendere una decisione. Secondo il sito di Roberto D'Agostino le quotazioni che indicano un Travaglio in uscita sarebbero più alte di quelle che invece parlano di una pace forzata. Alta tensione - Di certo le parole di Travaglio degli ultimi giorni che ha avvertito Santoro di non essere "una foca ammaestrata" non hanno di certo rasserenato l'ambiente. Santoro di suo ha lanciato un avvertimento chiara a Travaglio: "Se non rispetti le regole puoi anche andartene". E nella bagarre si è aggiunta anche la voce di Urbano Cairo, proprietario di La7 che si è schierato dalla parte di Santoro. Il fronte anti-Travaglio - E a criticare Travaglio è arrivato anche Luca Telese: "Travaglio è un genio della comunicazione ma c'è un punto limite che non va superato: la propaganda. Non basta dire che tutto fa schifo. Quindi preferisco Santoro che analizza la complessità delle cose, senza vedere tutto bianco o nero. Nella sua visione integralista Marco se l'è presa anche con un diciassettenne, ma può capitare a tutti noi di essere criticati. È come se Travaglio avesse detto: 'Io sono il pubblico accusatore, nessuno può mettermi in discussione". Insomma il fronte anti-Travaglio si allarga e ora spetta a Santoro capire quale sia la scelta migliore per il programma. Nodo Innocenzi - Domani dovrebbe essere il giorno decisivo. Intanto la Innocenzi in panchina scalpita. Se dovesse saltare il tavolo tra Travaglio e Santoro toccherebbe alla santorina prendere in mano il programma, come dicono i bene informati, con ben due mesi di anticipo rispetto alla data fissata da Santoro.