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Bari, processo escort, Sara Tommasi non sarà parte civile

La showgirl coinvolta nell'inchiesta su Berlusconi e Tarantini: "Nessuna avance dal Cav, erano cene-spettacolo senza sesso"

Giulio Bucchi
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  Niente "sfilata" in Tribunale a Bari: Sara Tommasi ha annunciato che non si costituirà parte civile nel processo a carico di Silvio Berlusconi sul caso escort legato all'imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini, visto che "non sussiste alcun fatto o atto a giustificarlo". In una nota ufficiale, la showgirl assistita dall'avvocato Alfonso Luigi Marra rivendica la necessità di restare fuori da vicende da cui si sente estranea e che "sono state causa di rovina professionale". "Non ho mai avuto alcun tipo di rapporti fisici con Silvio Berlusconi - spiega ancora la Tommasi - e non ha mai avuto né subito da parte di Berlusconi, di Tarantini o altri alcuna condotta che potesse configurare reati". E nelle cene a Palazzo Grazioli finite nel mirino dei magistrati, sottolinea la Tommasi, "per quanto mi risulta non è mai accaduto nulla di giuridicamente rilevante". A quelle cene la Tommasi ci è andata ("una decina ad Arcore, e forse 5 o 6 volte a Palazzo Grazioli") ma mai "reclutata" da Tarantini, bensì semplicemente invitata ora da Gianpy ora dallo stesso Berlusconi. "Ho accettato di partecipare a queste cene sia perché lavoravo a Mediaset, sicché ho ritenuto, esclusivamente in base a mie personali valutazioni, che avrebbe potuto non essere gradito o comunque svantaggioso non parteciparvi, e sia perché, vista la particolarità dell'ospite, ero, oltre che incuriosita, interessata ad esserci, anche perché era un modo di essere presenti in un ambito che, per l'ambiente dello spettacolo, era importante". "Nessuna avance dal Cav" -  "Cene-spettacolo", così le definisce la showgirl, "che Berlusconi, in forza dei suoi mezzi economici, e in virtù di suoi orientamenti evidentemente non comuni, organizzava per suo diletto. La loro particolarità, com'è noto, consisteva nel fatto che noi ospiti fossimo tutte donne, salvo una volta in cui, oltre a Berlusconi, c'era Emilio Fede, un'altra in cui c'era Lele Mora, e un'altra ancora in cui c'era Carlo Rossella. Alcune delle ospiti, ad esempio ballerine professioniste, eseguivano veri e propri numeri lungamente provati per settimane, e talora poteva capitare che essi fossero un po' osé, ma sempre nei limiti di quello a cui si assiste comunemente in innumerevoli pubblici esercizi in tutto il mondo". E la Tommasi, che ruolo aveva? "Ho quasi sempre solo partecipato senza eseguire alcun numero, salvo, a volte, degli 'stacchetti' tipo 'veline', e una volta ho cantato una canzone. Non è mai capitato nei miei confronti, né mi risulta sia capitato nei confronti di altre, che Berlusconi facesse forzature o assumesse atteggiamenti miranti a ottenere prestazioni sessuali".    

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