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Travaglio bastona ancora il Pd:"Bersani non fa campagna elettorale,il Pd come sempre ha sbagliato tutto"

Scazzottate rosse. Sotto accusa questa volta c'è il Pd e il compagno Vendola. I due non fanno campagna elettorale e stanno lasciando il campo a Silvio. Fermi e immobili hanno cantato vittoria prima del tempo

Ignazio Stagno
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Alla fine se n'è accorto pure Marco Travaglio: il Pd in campagna elettorale non esiste più. E con il partito il Cav si è bevuto anche Pier Luigi Bersani che viene impallinato da Marco Manetta sul Fatto Quotidiano. Le accuse questa volta sono feroci. In pratica secondo Travaglio, Bersani non combatte più. La campagna del Pd è troppo moscia ed ha cantato vittoria troppo presto. "Il Pd si era illuso di vincere le elezioni senza fare niente. Un paio di colpi d'immagine, il ritiro di D'Alema e Veltroni, le primarie, l'esclusione di tre, quatrro inquisiti su una dozzina e basta", afferma Travaglio. La colpa di Bersani in pratica è quella di aver resuscitato Berlusconi. Ovviamente Travaglio coglie l'occasione per assolvere il suo amico Michele Santoro colpevole per tanti di aver regalato una rimonta al Pdl con la puntata di Servizio Pubblico in cui era ospite il Cav. "Il Pd pensò bene di dar la colpa della presunta rimonta a Santoro. In realtà non c'è stata nessuna rimonta. Non è la destra che va avanti. E' il centrosinistra che arretra", commenta Travaglio. Ma Marco Manetta ne ha pure per Sel: "Si sta lentamente estinguendo grazie alle figuracce di Vendola sull'Ilva e alla concorrenza di Rivoluzione Civile". Infine Travaglio offre i numeri impietosi di Bersani: "La forbice fra destra e sinistra si assottiglia in un mese da 12 a 7 punti. Non per gli exploit di Berlusconi, ma per la frana di Pd e Sel". Insomma a sinistra tira aria di sconfitta. In tanti hanno paura. E il Cav vola via. 

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