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Luca Steinmann e le "Vie Traverse": alternative allo status quo

Giulio Bucchi
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"Le Vie Traverse sono tutti quei canali di comunicazione che mettono a contatto persone con valori condivisi che però appartengono a partiti o aree politiche diverse o antagoniste". E' così che il giornalista Luca Steinmann descrive Vie Traverse (Circolo Proudhon, 2014), opera che ha recentemente dato alle stampe. Venticinque anni, Laureato in Scienze Internazionali e Istituzioni Europee presso l'Università degli Studi di Milano e collaboratore, tra le altre, delle testata Die Welt e dell'emittente televisiva Deutsche Welle, Steinamann ha raccolto in 180 pagine interviste a "persone con origini politiche diverse, che possano indicare le vie da seguire per trovare un minimo comune denominatore. Ugo Tassinari e Diego Fusaro, che condividono le stesse battaglie di persone che sono invece appartenute alla destra italiana, come Matteo Salvini e Pietrangelo Buttafuoco. Ho parlato con Fernando Dalla Chiesa, che è del Partito Democratico ma è soprattutto impegnato sul fronte della lotta alla mafia e che sarebbe ben contento di accettare nel fronte antimafia persone di ogni genere, purché animate da sani principi. Mi sono confrontato con Alessandro Di Battista del Movimento Cinque Stelle". La politica intesa come cultura di un pensiero che supera steccati ed etichette, per cercare una sintesi in idee, progetti e soluzioni attinenti alle problematiche della realtà. "Vie Traverse – continua l'autore - nasce come esigenza di trovare dei valori condivisi da porre come alternativa all'attuale status quo. Una ricerca, dunque, che ha trovato la sua concretezza in quest'opera, nella stesura della quale importante è stata la preparazione culturale dei colleghi Daniele Frisio e Benedetta Scotti, che hanno scritto un capitolo ciascuno in cui individuano i valori sui quali poter far leva per superare le contraddizioni della società contemporanea". di Marco Petrelli @marco_petrelli  

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