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Vittorio Feltri, la profezia di Natale su Beppe Grillo: "Attenzione, i crolli sono improvvisi..."

Andrea Tempestini
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Un tempo, per Beppe Grillo e per i grillini, Vittorio Feltri spese anche buone parole. Oggi, alla vigilia di Natale, tutto il contrario. Su Il Giornale, il direttore, firma un editoriale dal titolo: "Protestare stanca, Grillo pure. Vicina l'eclisse dei Cinque Stelle". Un articolo di fondo in cui Feltri, di fatto, profetizza l'imminente fine politica del comico e del suo Movimento 5 Stelle. Feltri ricorda i primi tempi del Movimento, quando "ogni 'vaffa' aveva il suono canzonatorio di un pernacchio rivolto ai potenti, molto più efficace del gesto dell'ombrello. Ecco spiegato il trionfo dei pentastellati, specialmente del loro leader, senza il quale il Movimento non sarebbe mai nato". E ancora: "Nella fase dell'ascesa tutto faceva brodo e contribuiva ad aumentare la popolarità del gruppo". Gregge e cane - Il direttore, successivamente, spiega: "Poi nel M5s è accaduto qualcosa e il giocattolo si è inceppato, un guasto irreparabile". Il punto è che "Beppe adesso appesantisce lo stomaco. Il sapore del suo caviale è molto simile a quello della solita minestra riscaldata". E così "i pentastellati, scaduto il loro pastore, hanno cominciato a sbarellare, a dare i numeri, alternando figuracce a manifestazioni di burinaggine acuta e irreversibile. Un gregge, se non ha almeno un buon cane che lo tiene unito, fatalmente si disperde". Auguri... - Secondo Feltri, ora, "lo stesso Grillo dà l'impressione di essere disgustato dalla propria creatura. Forse la odia e pensa: io l'ho creata e io la distruggo". Già, perché "la Rete non ha prodotto alcuna rivoluzione; i cervelli camminano sulle gambe degli uomini, e se gli uomini sono stupidi il computer non lo sa". Dunque la conclusione: "D'accordo che le ideologie sono morte, ma qualche idea bisogna pur averla per governare. Protestare è come lavorare: stanca. E ciò che è ripetitivo nausea. Nonostante questo - aggiunge Feltri -, i sondaggi danno ancora il M5s al 19 per cento. Però attenzione: in politica i crolli sono improvvisi, e arrivano quando meno te li aspetti. Auguri".

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