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Massimo Fini: "Renzi è un ragazzino, in politica estera non esiste. Siamo esistiti solo col fascismo"

Eliana Giusto
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Ne ha per tutti Massimo Fini. Per l'Europa (che ha sbagliato a non partecipare alla parata di Putin per l'anniversario della vittoria sui nazisti), per gli Stati Uniti ("dopo aver ricevuto da Hitler il beneficio di 300 cervelli li ha persi tutti") ma soprattutto per Matteo Renzi ("non ha un'idea e, come ha detto De Bortoli, è solo un ragazzino"). In una intervista al Giornale, Fini giudica la politica estera italiana "non valutabile", semplicemente perché "l'Italia non esiste internazionalmente. Lo pensa al massimo Renzi, ma non c'è un'idea del nostro governo. Se pensi alla Merkel, al di là della polemica anti-tedesca, lei sì che è una statista. Renzi, come ha detto De Bortoli, è un ragazzino. Né la Merkel né gli inglesi, siano essi conservatori o laburisti, giocano al nostro livello. Noi contiamo perché siamo un mercato importante e quindi non ci faranno mai naufragare. L'Italia in politica estera è esistita solo durante il fascismo e nella fase iniziale della Repubblica quando De Gasperi e Adenauer ebbero un'idea d'Europa unita prima politicamente e poi economicamente. Ovviamente questo gli americani non potevano permetterlo. Del resto gli americani bloccarono francesi e tedeschi quando, negli anni '80, provarono a creare un esercito europeo". Per fare politica estera, continua Massimo Fini con "amarezza", bisogna farla "come Andreotti. All'epoca l'alleanza con l'America era obbligatoria, però ha saputo aprirsi al mondo arabo e ancora oggi godiamo di qualche frutto di questa politica. E poi per essere un politico in Italia deve pure essere un po' criminale. Lui e De Gasperi erano politici. Anche il fascismo ha fatto una grande politica estera e interna". Per esempio, "l'Iri e le bonifiche", "l'agricoltura". Che tornerà "essenziale" "non per Expo" ma perché "la prima cosa è il cibo. Mussolini sbagliò ad allearsi con Hitler e lì furono grandi gli inglesi che resistettero. Poi queste scelte si pagano, ma non è stato il male assoluto". Il discorso è che "il fascismo è stato la dittatura più morbida e, soprattutto, bisogna cominciare a tener presente che ci sono dittature che hanno avuto un senso dello Stato e un progetto, così come ci sono state e ci sono democrazie che non li hanno".

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