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Lapo Elkann fa outing: "Ho votato Renzi ma è stato trombato. Berlusconi? E' il più capace"

Il rampollo degli Agnelli confessa di essere di sinistra, ma non troppo: "Vendola mi fa paura"

Eliana Giusto
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E' di sinistra, ma non troppo. Alle primarie del Pd ha votato Matteo Renzi, ma non lo ha mai detto "per non essere strumentalizzato". Lapo Elkann in una intervista all'Huffington Post ammette candidamente di aver creduto nel sindaco di Firenze e di aver partecipato alla consultazione del partito democratico: "C'era la possibilità che ci fosse una figura giovane e nuova ed invece è stato trombato. E si è accontentato di un piatto di lenticchie a fianco di Bersani. Però ha avuto l'eleganza e la coerenza di rispettare ciò che ha detto, a differenza di tutti gli altri". Piace la coerenza a Lapo, anche quella di "Oscar Giannino. Il che non vuol dire che lo voterò. Ma ha la coerenza che non vedo in Monti e per certi versi nemmeno in Bersani. Non in Berlusconi. Monti lo rispetto per quel che ha fatto, gli porto rispetto come professore ma oggi per quel che avevo detto prima di salire in politica gli porto meno rispetto". Sogni in vendita - E se il Cavaliere secondo Lapo è fra tutti i politici quello "più perspicace e capace. E astuto. Nel carpire e capire gli umori e malumori del paese", la sua intelligenza però "non è usata per costruire. Non lo ha fatto quando ha potuto. E quindi tendo a non credere a quello che dice: è un sogno non è la realtà. Visto la miseria del paese, molte persone ci crederanno alla vendita di quel sogno". Invece dice Lapo, "Bersani è una persona seria", peccato solo che "dietro di lui c'è Vendola, un po' di paura fa".  Questione di stile - Renzi, poi, era vincente, secondo il rampollo della famiglia Agnelli, anche quanto a stile: "Ha uno stile moderno. L'abito blu con camicia bianca aperta è un modo rispettoso di essere elegante. Non fa finta di essere sportivo e non è studiato". Mentre gli piacerebbe poter lavorare sul look di Rosy Bindi. "La renderei più mamma e meno zia. Meno Olivia di Braccio di Ferro. E' simpatica. Ma il lato toscano è un pregio e ogni tanto lo nasconde. Un'altra, la Bonino: donna cazzuta. Ma a volte troppo radical chic, ha un look ricercato. Con le sue capacità, potrebbe essere un filo più popolare e meno elitaria. Potrebbe essere un valore per lei. La Santanchè: anche lei è determinata, si sa vestire, sembra sempre uscita dalla passerelle, anche lei la vedrai più popolare e meno elitaria. Lei ha un' eleganza chic, borghese-milanese, che va benissimo. Ma è più populista del look che mostra. Ma ripeto vorrei lavorare sul branding dei partiti, su tutta la comunicazione, dalle locandine al marketing". 

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