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Schumacher, lo sfogo dell'ex manager. Il giallo: "Perché me lo tengono nascosto?"

Giovanni Ruggiero
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Non c'è pace al capezzale di Michael Schumacher neanche durante le feste natalizie. Dopo le recenti indiscrezioni della stampa tedesca che raccontavano dei presunti piccoli miglioramenti che avrebbe fatto la salute del campione, il sito della Bild ha raccolto lo sfogo dell'ex manager di Schumi, Willi Weber, contro Corinna, moglie dell'ex ferrarista: "Mi impedisce qualsiasi contatto con Michael - ha scritto Weber su Facebook - Ho provato decine di volte a chiederle il permesso per fargli visigta, ma ogni volta senza successo". A due anni dall'incidente sugli sci, nessuno oltre alla famiglia, pochissimi amici come all'ex team manager Jean Todt e Ross Brawn e all'attuale portavoce Sabine Kehm conosce le reali condizioni di salute del sette volte campione del mondo di Formula Uno. È stata la stessa Kehm, pochi giorni fa, a smentire le voci diffuse dal settimanale Bunte che volevano Schumacher in ripresa, addirittura capace di fare piccoli passi e muovere un braccio. Le speranze sul recupero del pilota sono fortissime e per evitare ogni tipo di speculazione si è alzato intorno a lui un muro invalicabile. Insieme - Il 73enne Weber è stato accanto a Schumacher sin dagli esordi al volante in Formula 3. Ora però l'imprenditore tedesco non si dà pace per l'impossibilità di visitare il suo cliente più redditizio: "Non posso dire niente al riguardo - ha aggiunto su Facebook - non conosco le ragioni e non le capisco. Non so cosa c'è dietro. Ci sono sempre scuse e giustificazioni, recentemente mi è stato detto che era per paura dei batteri. La situazione per me è terribile". Eppure prima dell'incidente, Weber racconta quanto fosse ancora vicino al campione: "Il mio rapporto con Michael era sensazionale, le nostre famiglie erano legatissime e la cosa per me è fonte di sofferenza".

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